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Crescere in un quartiere operaio. Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/524
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Francesco Ferroni
Nome e cognome dell'intervistato:
Fabrizio Ferroni
Anno di nascita dell'intervistato:
1968
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Istruzione professionale
Istruzione tecnica
Data di registrazione dell'intervista:
19 maggio 2020
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s

buonasera oggi è martedì 19 maggio 2000 20 sono ferroni francesco e sono in compagnia di mio babbo mau rizio ferrone buonasera sono il padre di francesco e mi chiamo fabrizio ferroni sono nato a livorno il 30 1 1.168 sono cresciuto nel quartiere di san marco un quartiere storico di livorno la mia famiglia era composta da padre madre e padre operaio madre casalinga e due fratelli più grandi di me che studiamo a tutti e due all'epoca e poi non abitavamo poi il nonno materno oggi vi parleremo delle memorie d'infanzia il marchio ovvero tutti quei ricordi legati al passato che hanno caratterizzato gli anni dall infanzia serianni legati al contesto scolastico per quanto tempo sei andato fuori e ho fatto tutta diciamo la trafila nella scuola dell'obbligo poi ho fatto un istituto professionale che una scuola edile che è durata tre anni e poi finito mi sono diciamo peso attestato di diploma il diploma e poi finita a 18 anni è finito ho finito la carriera scolastica la scuola come il motorino e la scuola allora all'asilo mi ricordo che nonostante fosse vicino a casa passava il rusco labus le elementari andava a piedi piquet avevo la fortuna ha avuto la fortuna di che la scuole dell'obbligo lo fate tutte vicine a casa quindi diciamo a piedi ecco era talmente vicine che per quanto riguarda l'organizzazione della giornata scolastica che i guardiani all'organizzazione delle scuole elementari noi mi ricordo bene che gli ultimi due anni iniziamo diciamo un percorso di anche il pomeriggio facevamo anche due rientri pomeridiani [Musica] niente ci avevamo già due maestre mi ricordo che avevamo la maestra meschinelli che era che ci faceva le materie diciamo italiano umanistiche storia e poi c'era la maestra la fratta che ci faceva invece le materie più non più tecniche ecco elementari e facevamo due rientri il pomeriggio se quindi avevi fondamentalmente due insegnanti due insegnanti se questo però no subito ed alla terza elementare se non sbaglio dalla terza elementare la quarta e la quinta come in una scandito il tempo una delle elezioni la ricreazione valenza la mensa una turba e poi scandito c'era mi ricordo benissimo la ricreazione la ricreazione che andavamo a prendere le merende o se lo oggi si portava da casa oppure le bidelle ci avevano una sorta di punto dei fiati di ristorazione come faceva bene da fuori le merendine schiacciatine si prendevano lì così ecco quindi si svolgeva elezioni una maestra come improntava gestiva il tempo delle vostre la mattina e quasi sempre c'era la maestra che faceva la parte diciamo più italiano storia era una maestra già anziana e il suo metodo era un metodo classico ecco un metodo più frontale una lezione frontale in cui l'insegnante che sì sì c'era l'insegnante che spiegava e non mi ricordo nemmeno di lavori di gruppo non me le ricordo ecco di lavoro di gruppo e collaborativi l'opera non era quindi le tradizioni sì sì sì tradizione affronta poi la maestra più giovane era più che altro profumante materie come matematica scienze ecco mi ricordo lei organizza una gita e scienze a un laghetto qui vicino vicino di voi non mi ricordo le sanno a santa luce una gita sul tema delle scienze ecco così per quanto riguarda il vostro rapporto con le maestre come mi rivolgevano io eccola la maestra che l'anziana era c'era maestra morto matriarcale cioè una donna che nei pregi e difetti già aveva peli sulla lingua però tutto sommato una brava donna ecco poi corte con gli amici ha voluto bene ecco si era c'era dispetto c'era rispetto naturalmente non è che c'era mai stato quindi tanto ecco l'amicizia così ecco il rapporto era vero è mai capitato di salvare le elezioni se sì cosa cosa succedeva salta le lezioni si sa quando mi sentivo male le saltava le lezioni ero a letto a caso la febbre saltava le lezioni sennò bruciano a livorno si dice brucia ma se assentarmi da scuola senza essere giustificato che lo sapevano i miei genitori non ho mai fatto per quanto riguarda tutto il ciclo di varia dall infanzia oppure elementari superiori se la tibia scolastica e non didattiche cosa comprendevano un esempio ge si è allora per quanto riguarda le elementari sì c'era le extra didattiche mi ricordo che il sabato andavamo la mattina a scuola perché noi praticamente facendo il pomeriggio clienti pomeriggio noi il sabato eravamo liberi però il sabato il sabato mattina c'era diciamo un'attività teatro musica che naturalmente io ho fatto la mattina del sabato si faceva teatro musica le gite legittime abbiamo fatte ricordo benissimo quella a marzabotto al sacrario delle vittime della strage di marzabotto della seconda guerra mondiale poi altre gite vabbè in prima elementare e allo zoo di pistoia però che la più che mai rimasta in mente era ormai già botta si mentre l'attività principale ascolti da di gruppo gli scettici insomma accordi specifici in questo ambito tv di varie attività di gruppo sinceramente non mi facevano danni che questo questo il sabato si faceva questo teatro che poi portava delle recite oppure si faceva si cantava e anche questo facevamo parte poi si faceva delle spettacolini a fine anno per quanto riguarda la parte così poi attività di gruppo hanno facevamo ginnastica ginnastica poi si faceva le squadre di basket si faceva dei tuoi anni all'interno del della della scuola poi facevamo un torneo che l'organizza va il il mitico bidello sturba ex partigiano che organizzava antonino di calcio se si faceva ecco questo che altro dello sport si c'era la cultura sportiva di del plesso scolastico ecco sì mentre quando arrivava il momento della consegna delle pagelle come veniva vissuta questa questo momento da parte mia parte mia veniva vissuta abbastanza bene perché ero diciamo bravino ecco poi in classe una realtà più vivaci non venivo richiamato stavo attento e cercavo di essere comportarmi bene come mi chiedevano i genitori ma poi aveva un esempio da dei miei fratelli che insomma naturalmente essendo più grandi c'è un esempio di loro come si erano approcciato alla scuola che continuavano andare bene quindi con quelle esempio più gli insegnamenti dei genitori insomma non ho avuto mai problemi ecco così che fanno arrivava pagella potevo ecco magari sperare di avere un voto ci poteva arrivare il male se invece deve del 7 mi davano il 6 o download al 7 per 8 ma ero sicuro che andavo bene con la maestra era contenta di me mi ricordo dove di vaio ma non parlare con la maestra c'era ma essere accontenta scena era sereno su questa cosa mi sa che lo stesso è stato anche lo stesso anni successivi alle medie ci sono stati degli anni nel periodo dell'adolescenza che che permesso stati un po diciamo un po più tormentati la crescita è stata un po più quindi mortalmente anch'io mi ponevo male in maniera diversa ero più nervoso poi c'erano una scuola di diciamo di quartiere e quartiere popolare c'erano ripetenti un po bulli e quindi vista savi ma può un po condizionato sì poi col tempo allora tra la prima e la seconda media point seconda terza media in terza media scusa già meglio però era un po di rifare derivata dal fatto della crescita della loro scienza che è un po un periodo a volte può più delicato per la persona e poi dalle monarchie l'anno anche anche il quartiere dove viveva sicuramente non aiuta le professoresse stesse si vedevano cioè ora col senno di poi si capiva che erano anche demoralizzate da da personaggi c'erano che i ripetenti che cela l'insegnamento classe veniva sempre disturbato da questa creazione qui era più il tempo che dovevo riprendere le circa diritti di te ne calmi che cosa ti insegnano e questo ne ho subito poi alle superiori cioè poi in casa mia diciamo allora non c'erano soldi per ripetizioni per quindi ti dovevi vergare attrezzare più il conto suo ecco nel senso se potevi fare con l'impegno con la costanza cosa riuscivi riusciti aiuto di ripetizioni mirate genera quindi quando sono rivolto alle superiori ho trovato più mano nell'istituto tecnico un po di biscotto specialmente nelle materie scientifiche e matematiche la preparazione non c'è la stata adeguata io perlomeno io mi sentivo i dirigenti in carenza si è quindi lì poi decisi di di abbandonarla prima che finisse addirittura l'hanno abbandonata la prima fase di listino tecnico e poi l'anno dopo andai a professione ecco mentre per quanto riguarda ora gli spazi scolastici ed extrascolastici costi ricordi come erano suddivisi gli spazi scolarsi le aule per i lui allora la per quanto riguarda le scuole mi sa di sì alimentari la scuola mia delle elementari che a scuola media allenano di alimentari della vecchia scuola de micheli che c'è tuttora che era né strutture struttura in a dei corridoi lunghi aule aule grandi soffitti alti e la parte diciamo così ricreativa c'erano da palermo una palestra una palestra grande come che se facevamo ci facevamo la ginnastica e poi c'era un campo da basket e fuori e la parte diciamo di educazione fisica si era era fatta in questi posti poi il cera un'aula magna col parco che lì ci facevamo la parte diciamo come si può dire di creativa di teatro e di canzone in di musi di musica dove ci facevamo le recite e poi c'era il giardino il giardino fuori dell'ingresso bel giardino che nel periodo che diciamo dalla primavera che nelle giornate più lunghe quando uscivamo da scuola il pomeriggio rimanevamo a fare a giocare a pallone rimane a giocare ragazzi della classe coatti bimbi si rimaneva il tempo che rimaneva aperta nella scuola non rimaneva lì al pallone poi dalle attività di ragazzi poi l'attività l'area ferita il pomeriggio è il soggetto che il pomeriggio facevo il due rientri pomeridiani e nella stagione bella dopo si usciva le ruote le cinque si faceva ci si faceva saldi mentre in classe spirituali che c'era il crocifisso nelle aule se si come il primo mentre le aule peroniste velo ovviamente ma scozzesi sì no no io sono già della generazione con le tasse mister si era consentito andare in bagno durante le elezioni sia diciamo nel periodo delle elementari che anche dopo le medie si erano è un modo per incontrare qualcuno compagno variare anche in altre sicuramente lo chiede vi potevi uscire per andare in bagno a maestra quella più anziana non lo vedeva di buon occhio perché insomma sui libri ci pronto nova un pochino siano maniera 26 ha fatto la ricreazione ora oppure da casa ora vai in bagno alle medie si poteva uscire c'era c'era anche chi usciva poi le dava più in classe c'era il i corridoi pieni di ragazzi a giro quelle che corridoi che poi malaria e proprio quelli ti dicevo prima io era una scuola può di certo l'ho detto di quartiere popolare un po problematica poi si parla degli anni gli ultimi anni del 79 80 81 quindi poi tante norme di sicurezza no è che i ragazzi liberi nei corridoi ora ci possono stare e fare il percorso alla fase al bagno perché si no la responsabilità se si fanno male per le bidelle a quei tempi e ci pensiamo adesso 1 mentre i commi libertas compiti per casa qualiano come come venivano svolti che modalità si esempio svolgeva te insieme tra compagni di classe io le si svolgeva a volte le svolgevo insieme a compagni di classe sia alle medie sia alle elementari specialmente allora con un amico vincenzo che conosce anche te che mi è rimasto tuttora amico perché lui era ieri più bravo in italiano di storia del più bravo in matematica geometria quindi ci si come pensava un pochino abitano vicino e ci si compensa va un po in questo senso cui si in questo senso ecco come supporto a anche a fare i compiti insomma avevate enciclopedie libri manuali riviste per approfondire con insieme più che altro quelle leggi pompe di e le riviste si si io avevo le proprie dia in casa che sulle ricerche quando si davano delle ricerche approfondimenti appunto prima si chiamava le ricerche ammette attingevo a questa anci coppélia cece e per fare i compiti avevi dei posti in casa particolare specifici o no dove c'erano che al di fuori della casa luoghi d'incontro oppure di dedizione un appunto a eseguire i compiti no quartiere mio ce n'era posti e luoghi per poter cenare biblioteche che ne so ecco no io un ambiente in casa facevano cucina perché nella favela disponibile c'era gianni fratelli che studiavano quindi la priorità era per quelli più grandi io ero l'ultimo sì che mi toccava a me bisognava studiare in cucina ma così ma così buona parte di dei miei coetanei dei miei amici che c'è un difficile che uno ci avesse o era figlio unico oppure era ci aveva solo camerina ma si no mentre quando non l'avevi da fare i compiti quali erano le attività che dopo il gelo di fuori dell'orario scolastico la vita non è mi è costata la vita al di fuori della scala io ho fatto sempre al s a parte che abitando in quartiere ne in quegli anni una mia faccia l'ha vissuta anche infanzia adolescenza la vita di quartiere cioè prima i ragazzini scendevano per strada si viveva la strada e nel senso buono però della del termine cioè il cortile la strada e si scendeva si giocava a pallone si gira e tutte ogni stagione c'era il suo gioco c'era il pallone sempre in tuta tutto l'anno tutte le stagioni ma poi per esempio mi ricordo nel periodo invernale si giovava figurini figurine panini dei calciatori si giocava per esempio a ci siamo e vai spiace sì ma si chiama ci buttano ecco si metteva lo stucco la bt si faceva questo era un gioco così si si sparava con questa si buttano sistema delle palline di stucco cannoli di carta poi si giocava con le macchinine con le biglie si giocava con fucili a gommine cioè ogni stagione il quartiere con le biciclette ogni stagione o nei periodo dell'anno c'era un gioco cioè questo era tutto il quartiere perché poi all'interno del quartiere c'era le varie strade che ci aveva i suoi ragazzi e poi però c'è tutto poi ho fatto sempre sport fatto nuoto e poi ho fatto calcio che qui c'è una foto di quando giocavo a calcio vedete la prima squadra avevo qui avevo 11 anni so se mi si vede me io dovrei essere questo che questo qui qui siamo nel 79 80 avevo 11 anni la prima squadra perché prima facevo nuoto e poi mi dedicai a casa a 11 da quindi per quanto riguarda le attività ricreative di fuori della scuola se ce l'hai detto scontento riguarda invece le vacanze estive quanto dura e dove si passa da io la prima vacanza estiva la passata in montagna però il real grandino però uso 14 anni facevo perché mio padre nonno era invalido di lavoro aveva aveva continuato a lavorare la malattia la silicosi lavorava lui lavorava cementeria quindi l'inail li passava delle cure termali delle cure termali e andavamo in montagna un po detta terni e io e non lo seguivamo eccola nel periodo che lui faceva le cure termali andavamo a detta thermally zona belvedere quindi la vacanza estiva è collegata a qui mentre per quanto riguarda foto di classe hai qualche proprio qualche foto di classe ciò le foto di condera all'asilo l'asilo che questo per esempio una foto che eravamo tutti insieme qui siamo alle nostre maestre naturalmente questa come amici al banco e ora se service vi indico il dito perdo la foto e poi si festeggiava anche il compleanno alla zero portavo il dolce condividevo la il mio compleanno con gli amici della compagnia al compagno di classe senza contare poi le feste mascherate che io dialogo come potete vedere sono zone che allegria che avevo sempre garbata tanto quanto riguarda attrezzatura didattica tra gli oggetti averi rimpasti portavi questa gente non erano tra le varie zain vale non riesce dove sono partito con la cartella la cartella di cuoio classica quell'equilibrio il libro cioè del sussidiario e poi i vari quaderni poi se c'era bisogno ma probabilmente il compasso la squadra di carlo si questo tipo degli atti soggetti comprati dalla famiglia li passava la suono comprati con casa a scuola ha consentito portare specialmente negli anni iniziali delle elementari era consentito portare dei giochi magari da poter riutilizzare momenti di ricreazione no assolutamente cioè mi ricordo anche chi c'era chi le portava ma veniva poi i requisiti perché poi essendo piccoli permettevano poi alla distanza cioè estraevano sì edizioni a casa si pensava da giocare non ascolta la maestra per quanto riguarda l'immaginario collettivo in casa in casa nostra c'è una televisione se sì cioè i quali erano i programmi maggiormente seguiti dalla famiglia e mi ricordo bene allora non è che ci fossero dei programmi come ora mi ricordo la tv dei ragazzi c'erano insomma dei moventi denari della rari e alla dedicati a in forma sedia come ritrovo familiare il suo familiare era la sera dopo a cena dopocena riguarda la firma in genere film e paolo partite di calcio ecco per quanto riguarda me e la tv dei ragazzi mi ricordo benissimo il telefilm che piaceva di più è stato giorgio poi c'è stata la serie happy days i cartoni goldrake jeeg robot poi mi ricordo c'era il sabato all'una c'erano oggi le comiche e comiche di sale olio di charlot [Musica] ridolini insomma le le comiche in bianco e nero e quanto influivano questi media sulla sulla vita media negativamente sia per quanto incasserà media sia per quanto riguarda insomma media non solo con i cartoni animati o insomma programmi di intrattenimento ma anche proprio diciamo noi servizi giornalistici io i corrimano sulla vita in modo insomma il telegiornale della tv rispetto a ora c'era meno approfondimenti un po meno approfondimenti cerami ricordo tribuna politica poi ci saranno stati degli approfondimenti giornalistici ma io si parla degli anni che sinceramente potevamo mincio un vago ricordo se le vedeva nonno ecco è che influivano a me mi influivano poco cosa mi davano qui si parla di poi con gli anni non mi ricordi ci fossero tanti programmi come ora quindi diciamo che nel tempo ne ha spiegato la televisione era integrata in altro modo quindi quegli anni non influiva nel mondo insomma pesante sulla sulla vita al di fuori appunto negli orari scolastici se vuoi dire che se io io mi stavo tanto davanti alla televisione ti dico di notte che ti ripeto è a parte i compiti che ho prima o dopo perché c'erano non mi dicevo prima fa la lezione parole oppure se io a volte riuscivo andare ai gruppi che a seconda della stagione se andava efe strada alle 5 a buio ci potevi andare no perché non c'era il gioco era finito perché c'era più luce quindi la facevo c'è una facevo la lezione la scusami la televisione era legata a poco durante la giornata non è che mai ci sono stato più di tanto ecco per quanto riguarda c'era la vita sociale per l'aspetta e strada ecco magari c'è stato più in seguito un discorso di che figlioli stanno davanti alla televisione perché non c'è una vita sociale perché è più pericolosa per il traffico cioè è cambiato anche il tipo di diciamo la famiglia prima le mamme difficile che il lavorassero quindi era casalinghe bene o male ci avevi sempre un punto di riferimento in casa anche se scendevi superstrada ora a parte che i tempi ciò cambia il pericolo del traffico e purtroppo della malavita microcriminalità e noi pensa che ne dove sono nato io insomma ma un po da tutte le parti nei quartieri popolari che teneva amore chiavi della porta di casa nel senso c'era talmente una sicurezza una condivisione della vita di tutti che eravamo al sicuro ora visto nel discorso che i genitori lavorano tutti e due ma vari figli sono da nonni ha più responsabilità po i tempi sono cambiati abita di cortile non c'è più se non se non come l'ha fatta tesi se abita in paesini come no saranno di campagna è stato secco strare tranquilli stare tranquille era la campagna d'ora mentre passando al messaggio insomma riguardante i film dei film che sono stati insomma determinanti che la pena vita infanzia anche crescendo che hanno contribuito nella tua formazione che ricordi in particolare parti in particolare si parla dell'infanzia letto gli spagnoli infanzia che il periodo che ban in quelle mentali 6 ai 10 anni ma mi ricordo benissimo che a me piacevano in film di west questi l'aspettavo a gloria come film di guerra della seconda guerra mondiale mi faceva un bel tipo di film un po mi piaceva tanto taglia i telefilm in italy sì mi faceva poi trasportare il film e lo facevo poi ci giocavo io conosco i suoi datini ci facevo le storie che avevo visto firme poi le proponevo con i soldatini quel fortino indiani cowboy oppure carri armati ecco a questo si è il film che mi piace di più era quelli maschio è un bimbo faceva il locale in cui con quei moduli ecco mentre invece i libri ricordi degli in particolari che hanno influito su la lettura di infanzia che ti ricordi si libri di avventure ricordo pinocchio a nome del pinocchio poi mi ricordo bene il libro cuore tristissimo libro fuori e poi cosa vi ricorda mi ricordo era sinceramente mi veramente altro e la lettura sandokan sì sì libri di che che avevo ereditato dai miei fratelli e che leggevo libri d'avventura ecco e frequenza insomma nell'attività di della lettura intensa era no sinceramente intensa anno intenso leggevo i fumetti fumetti si liberi non c'era libri non letti a un libro che mi piacque tanto veramente è che mi è rimasto impresso ragazzi della via paal era grazie doveva fare che è sempre piaciuto perché bene o male era mi ci vedevo io poco i miei amici della strada e queste questi ragazzi che fanno come anche noi si facevano nelle guerre fra strade le sassaiole oppure come ti ho detto prima con fucile algo mineo in finti l'esercito le varie strade ci si sia una cosa di gioco è quello che mi piaceva mi piaceva tanto per libro ii mi piacque tanto ecco mentre parlando di amicizie scolastiche quali sono state le elezioni uscite scolastiche si fanno sempre parte della tua vita e si fanno sempre parte della mia vita fortunatamente [Musica] l'amico più amici più cari e vicenza penso che abbiamo fatto dalle dall'asilo alle medie insieme e tuttora siamo amici poi alle medie ho fatto amicizia fra due o tre amici che c'è nel senso che ho fatto amici sono tre amici due o tre amici delle medie sono rimaste anche ora ecco che poi magari ci siamo anche l'amicizia è seguita giocando nelle solite squadre il colore andando a giocare poi uscendo insieme dopo le medie ragazzi insieme le prime bimbe insieme in discoteca insieme siamo stati più grandi comunque sono partite da da ben male dal quartiere la scuola che è poi la frequentazione era quella perché chi andava per la scuola bene o male gravitava nel quartiere si chiede trovavi poi andare a giocare nella squadra del quartiere e c'era veli della scuola e dei quartieri cioè nel senso erano po chiusi ecco le distanze erano molto più retrò accorciate quindi anche per quanto riguarda insomma la sfera sentimentale altra la sfera dell'amicizia e rapinato di appunto avere a che fare con fidanzati e insomma si è innamorato di ragazzi e inerenti all'ambito scolastico ma non si si certo siamo le prime le prime io le prime cotte le prime finanza fine sono partite dalle elementari proprio mi ricordo addirittura una mi fece anche un quadro isabella amicizie che poi si si sono continuate poi l'innamoramento delle medie visto cambiando cambia anche la persona e cresce quindi già un altro tipo di la pedina anche sotto anche aspetto però si si innamoramenti certo certo dane abbonamenti più brutti sono quelli delle più brutti se non sono corrisposti sono quelli delle medie magari le bimbe sono più grandi di te anche se hanno la solita esa e loro guardano già avanti te e magari si è innamorato ci piace però lei attenti se avete nero è una conquista più difficile e in che modo ci sentiva la finanza in che modo è la era vissuto insomma il rapporto al bilancio del contatto visivo pietra poi che se vi scrivo quindi scriveva telefonate il telefono c'era non era e non c'era naturalmente il telefono di telefonino in modi che da promuovi c'era telefoni certe l'armani casa che poteva poteva darsi appuntamento oggi si chiama quest'ora ma sinceramente si parla di allora fino alle medie molto sporadico ecco poi naturalmente e vedevi fuori né vedevi fuori e ti dare appuntamento se ne vede fuori per il giorno successivo o per era bimbe di quartiere è così che che mancava poi il momento di vedersi non c'era come ora il telefonino ovviamente la frequenza molto terza dei soci della coop e abbigliamento poi crescendo poi facendo poi devo parte dei superiori tutta la trafila del senso di più grande ti trovi a portarvi al mare motorino andavi insomma la frequentazione del gruppo sono più grandi le bimbe del gruppo ecco questa è una cosa i famosi ragazzi del muretto una condivisione del de dell'adolescenza dipanano che credete il gruppo ecco i vestiti per andare a scuola nei preparati da solo facevano i 100 non inventati penso assolutamente io sapevo né quelli vestiti da darmi quello che un poteva dare per quanto riguarda le medie piano poi me ne sono preparati a solo ha visto c'è la ricerca del vestito che ti piace di più katie katie katie a parte in più che ti rappresenta in quel momento piano piano dalle medie in poi le file asso specialmente nell'adolescenza specialmente alle superiori cioè ai vestiti personale di appartenenza ho visto nell'adolescenza ciaia qui ti vesti più come si dice cercando di emulare un po i tool miti un po di alle menti dalle medie poi da solo ecco le materie insomma scolastiche c'era una educazione fisica se sì quando savate in quell'occasione si alle elementari e alle medie e alle superiori si tuta e scarpe da ginnastica sì sì ha avuto la possibilità di fare nelle palestre ecco quanti la scuola è palese della scuola quanti abiti nicolardi insomma di possedere è che avevi quante scarpe avevi di media insomma che avevi in casa ma ricordo che c'erano le scarpe e vestiti da come ho detto prima nei vestiti da dal perché si diceva per i cambiarti che erano quelli per le occasioni più di c'è la scuola l'occasione per uscire coi genitori per andare al cinema e vestiti per andare a scorazzare per con gli amici fuori ora il numero delle scarpe sinceramente non me li ricordo ecco c'era c'era ma ce n'era non c'era tantissime ma nemmeno un paio di scarpe per tutta ti si fa insomma ogni occasione sì bene o male l'occasione c'era i vestitini sì sì certo rientra tra fratelli passavate io ho ricevuto in eredità tantissimo che avendo due fratelli più grandi maschi quindi io ricevo una buona parte dai vestiti ai motorino alle biciclette alla macchina io ho avuto tutto in eredità se si il codice a scuola insomma o anche su amicizie ricordi qualche qualcuno che aveva tatuaggi orecchini e piercing e già sono degli anni in quegli anni la sia parlando di di medie sia alle palle gol alle superiori adesso pericolo ricordarci insomma gli anni in cui alle medie le medie io farei fatti da dal 78 70 78 79 all 82 io mi ricordo che le all'esame di terza media erano dell 82 perché mi ricordo che feci le jam e poi c'era la partita di calcio italia italia argentina el 80 dura non si vincerà il mondiale questa è la terza media quindi io avevo fatta 81 82 la terza media ecco i tempi si era detto in quella scuola è una scuola di quartiere che a scuola di quartiere popolare e c'erano parecchi ripetenti ma ripetenti già grandini quindi loro si avevano l'orecchino ci avevano sì ce l'aveva lasciato un ricordo bisogna invece in cui ricordo che mi rimanevano cioè spetta a noi fuma vandi già da grandi cioè se vedeva grandi veniva andato a scuola con motorini con le vespe era molto più grandi ecco cosa dice c'erano situazioni in cui qualche i compagni di classe si sentiva a disagio per abbigliamento che che aveva sì sì sì perché poi il ha visto l'adolescente oppure un po a volte un po crudo no quando purtroppo a volte mette dito nella piaga sì certo fernando ha una sorta di bullismo non c'è mai stato un vero bullismo però lo sfoltimento per quello che magari veniva vestito un po peggio a scuola è sempre c'è stato purtroppo lima è la mancanza di educazione alla mancanza di dell'educazione sia da parte purtroppo della scuola che magari non riuscivano a a insegnare a questi ragazzi oppure c'è un cavo tempo oppure non lo so che da ieri genitori dei genitori insomma comunque si cela ritornando a giornata in modo particolarmente importanti legate all'essere scolastiche ag di qualche evento particolare che gite accordo sia le elementari che a quella delle elementari mi ricordo benissimo la gita a marzabotto perché mi ricordo bene perché era stata organizzata da c'era una ex deportata di livorno di origine ebraica frida misura che andammo a marzabotto a vedere il sacrario della piramide mangiava ricordo della air elementari però sarà stato un testa un 4 in quinta era l'anno ma ricordo mi ricordo questo mi ricordo che fuori c'è da ci venne sarà stato un assessore o il sindaco e noi cantammo fuori da questo sacrario e la canzone del partigiano ecco mi ricordo bene che si preparò questa canzone sempre che sia quanto ecco è una cosa che va sempre bene ma sempre essere poi che in quanto riguarda le medie mi ricordo bene la città che facemmo a napoli il napoli pompei della terza media la gita che è il più grande è la città delle fidanzatine insomma posto fuori 2000 la prima volta fuori con i compagni in camera il divertimento più che va solo da sonora di quei giorni ricordo benissimo le canzoni che si cantava in treno a conoscenza di una scolaresca francese una ricerca dell'abbigliamento per per essere più carino se ricordo bene le risate che si è fatto poi al tempo stesso a parte diciamo sì ce ludica che vedere gli scavi di pompei vedere la costiera amalfitana vedere napoli una lieta che m'è rimasta veramente educativa severa educativa del territorio sì sì gli scavi di pompei bellissime nato a scuola c'è educazione musicale se si ricordi quale strumento suonavi insomma di tendenza a suonare allora il per quanto riguarda le elementari no cantavo io ho sempre avuto la predisposizione al canto e per quanto riguarda le medie invece c'era il classico falso dolce decorazioni musicale fatto dolce mappe t come tutti fede ora ci spostiamo una patch età avanzata cui si parla delle manifestazioni studentesche hanno partecipato a manifestazioni studentesche la più gestioni nuovo assemblea no ma partecipato qui che la mia scuola erano a scuola professionale a prettamente indirizzo imparare un mestiere fatto a scuola edile tre anni scuola edile la mattina eravamo in cantiere il pomeriggio facevamo disegno tecnico e materie geometria ecco c'era una scuola un professionale pa tipico sovvenzionato dalla regione durata tre anni perché c'era già a quei tempi è un percorso della comunità europea della comunità europea tempo nella comunità europea la fondo europeo ecco non c'erano scozzese però non era una scuola vera e propria ecco nel senso dda sua gestione no ora parlando di di esami delle elementari delle medie insomma come come è vissuto come io le zanne l'esame delle elementari ho fatto anche l'esame di seconda elementare ed ho fatto l'esame di quinta l'esame ha ben di terza media dello sempre sempre vissuti in maniera responsabile c'è un è che non me le ricordo me li ricordo bene ho cercato di dare il meglio di me stesso proprio perché insomma avendo fratelli più grandi che hanno sempre andati bene a scuola e poi la disciplina scolastica anche a savina è sempre stata molto come quella poi lavorativa molto esigente quindi poi mi piaceva anche non era solamente open come piaceva anche fare bella figura e mi piaceva anche le materie ecco sì sì me le ricordo mi ricordo con ti dico con ansia però mi ricordo che ero impegnato e ricordo bene bene grazie per questo insomma disponibilità dell'intervista e questo grazie a v è stato un piacere

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L’intervista, dalla durata di 54:12 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=IlG767BdRdw), si concentra sulle memorie scolastiche di Fabrizio Ferroni. Nato nel 1968 a Livorno, ha vissuto la sua infanzia nel quartiere popolare di San Marco con i genitori (padre operaio e madre casalinga), i due fratelli maggiori e il nonno materno. Il suo percorso scolastico si è snodato tra il 1971 e il 1986: ha frequentato la scuola materna, la scuola dell’obbligo; iscrittosi al primo anno di istituto tecnico industriale, ha poi abbandonato gli studi e si è iscritto a un corso professionale edile regionale dalla durata di tre anni.

Sono anni segnati dalla trasformazione della scuola italiana, profondamente riformata dai Decreti Delegati, e della società, transitata dal periodo degli “anni di piombo” a quelli del pentapartito e del disimpegno personale e sociale (Galfré 2017, 254-59, Panvini 2018, Scotto di Luzio 2020). Ad aver però influenzato soprattutto il videointervistato e il suo percorso di vita sembra esser stata la vita in comunità in un quartiere coeso, socialmente omogeneo ma, spesso, caratterizzato da numerose problematicità. La condivisione della vita in comunità ritorna frequentemente nelle memorie di Ferroni, che trascorreva gran parte del tempo libero in strada, nel cortile, a giocare a pallone o con la cerbottana con i suoi amici. Il senso di sicurezza si riverberava sul contesto circostante, su una solidarietà operaia che faceva di San Marco una città nella città: «pensa che dove sono nato io ma poi anche in tutti i quartieri popolari, tenevamo le chiavi nella porta di casa, nel senso, c’era talmente una sicurezza, una condivisione della vita di tutti, che eravamo al sicuro […] ora la vita di cortile non c’è più», afferma l’intervistato al m. 32.36. I compagni di scuola, in questo contesto, erano gli amici del quartiere, con cui condividere le altre sfaccettature della vita sociale: erano i compagni della squadra di calcio, i vicini di casa, le persone con cui andare al mare o in discoteca. Questa omogeneità sociale e il legame ferreo, quasi indistruttibile, tra quartiere e destinazione lavorativa (fabbrica), produceva tuttavia, tra fine anni Settanta e primi anni Ottanta, una certa sfiducia nei confronti delle istituzioni educative che, in alcuni settori, sfociava in un loro esplicito rifiuto. 

Tale atteggiamento si evince nella descrizione che Ferroni fornisce sulla sua esperienza alle scuole medie. Il periodo trascorso alla scuola elementare, infatti, sembra distaccarsi da questo contesto. L’intervistato, che si descrive come un alunno tranquillo e studioso, descrive i suoi primi anni scolastici come tendenzialmente sereni: l’istituto che frequentava proponeva due rientri pomeridiani a settimana, mentre il sabato, non essendo previste attività didattiche, era dedicato a potenziamenti musicali e teatrali. Non aveva un insegnante unico ma due maestre, una per le materie umanistiche e una per quelle scientifiche. Il metodo di insegnamento ricalcava quello tradizionale: la stessa maestra di italiano, la signora Meschinelli, viene descritta come una donna anziana, brusca ma, con il tempo, affettuosa. Diverse però furono le gite compiute: tra queste, il videointervistato ne ricorda una effettuata allo zoo di Pistoia in prima elementare e una presso il lago di Santa Luce, nei pressi di Livorno. Ai giochi con gli amici era destinato gran parte del tempo libero: Ferroni non si ricorda né come un grande lettore né come un appassionato di programmi televisivi. Gradiva invece il cinema, di cui apprezzava soprattutto i film western, d’avventura e di guerra.

Il resoconto tende a incupirsi per gli anni delle scuole medie, frequentati in un contesto scolastico problematico, dove gli insegnanti sembravano inadeguati nel far fronte alle esigenze dei propri studenti. La fragilità socio-culturale si ripercuoteva così nel fare scuola quotidiano, costellato da ripetuti episodi di bullismo e dalle difficoltà, per gli insegnanti, di gestione delle classi: «Le professoresse stesse» afferma al m. 12.35, «si vedevano, col senno di poi, si capiva che erano anche demoralizzate dai personaggi che c’erano, dai ripetenti, l’insegnamento in classe veniva sempre disturbato da queste persone qui, era più il tempo che dovevano riprenderle e cercarle di tener calmi piuttosto che quello che ti insegnavano, e questo ne ho subito poi alle superiori». La mancanza di basi, percepita nel corso del primo anno di istituto tecnico, si rivelava tanto più in grave in un contesto, come quello di origine del videointervistato, che non si poteva concedere il lusso di ripetizioni e lezioni private per il figlio. Il senso di inadeguatezza scaturito da tale situazione lo condusse, prima della fine dell’anno scolastico, ad abbandonare l’istituto tecnico; l’anno successivo si iscrisse così a un corso professionale triennale che, finanziato dalla comunità europea, puntava a formare operatori qualificati nel settore edile (Causarano 2016, 233-52). 

Nel concludere l’intervista, Ferroni ritorna sull’argomento gite scolastiche, soffermandosi sulle due occasioni che maggiormente lo impressionarono: una gita a Marzabotto, compiuta tra la terza e la quarta elementare, e la gita di due giorni a Napoli e Pompei, a cui partecipò in terza media. In occasione della gita a Marzabotto e della visita al sacrario, compiuta in presenza di alcune autorità della città emiliana, gli alunni intonarono un “Bella ciao” che, nei ricordi di Ferroni, risultò particolarmente commovente.

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

P. Causarano, La formazione professionale tra relazioni industriali e regolazione pubblica. Il caso italiano dal dopoguerra agli anni ‘70, “Annali di storia dell’educazione”, n.22, 2015, pp. 233-52.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018. 

A. Scotto di Luzio, Nel groviglio degli anni Ottanta. Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi, Torino, Einaudi, 2020.

Fonti normative

Legge 5 giugno 1990, n. 148, Riforma dell’ordinamento della scuola elementare, (GU Serie Generale n.138 del 15-06-1990), https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-06-15&atto.codiceRedazionale=090G0183

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