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Calvino e la schiacciata con le cipolle bianche. Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1264
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
14/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Sofia Bianchi
Nome e cognome dell'intervistato:
Costanza Albi
Anno di nascita dell'intervistato:
1965
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria di secondo grado
Data di registrazione dell'intervista:
5 giugno 2020
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s
Identificatori di nome:
Italo Calvino

salvo un pomeriggio sono soci e bianchi oggi è venerdì 5 giugno e sono qui con mia madre e costanza albi che si è gentilmente prestata per questa intervista [Musica] ora presente di un po dc quando sei in aula dove sei nata allora salve a tutti io sono nata il 19 di giugno del 1965 a firenze e abito nella stessa casa in cui sono nata una grande casa prima era un blocco unico ora è stata divisa in appartamenti e su viale dei colli bene e vagando un pochino quelli che erano i suoi tempi scolastici ci puoi dire innanzitutto sella da scuola però per quanto tempo sei andato a squola allora sono andato a scuola ho fatto un anno di asilo tempo mio si chiamava asilo e poi ho fatto i cinque anni di elementari ho fatto i tre anni di media e poi sempre nello stesso istituto dove ho fatto non non l'asilo mai cinque anni di elementari real id e medie ho fatto i quattro anni di istituto magistrale che permettendo caso sono diventati cinque perché purtroppo il secondo anno ho subito una bocciatura specifichiamo che l'istituto ea paritario l'istituto real paritario sì come lo è anche per come lo è la scuola come la raggiunge v allora la scuola essendo ubicata 50 metri da casa era ovvio che la raggiungeva a piedi ovviamente non in motorino senza casco gente senza tutte queste accessori nulla siccome ero piccola mia madre non è che si fidasse molto e avendo mio fratello che era due anni più grande di me che presentava anche lui la stessa scuola andavo andavo accompagnata con lui poi ovviamente lungo il percorso della strada trovavo i miei compagni e quindi è anche piacevole chiacchierare con loro prima di rientrare a scuola per quello che ricordi alle elementari alle medie poi le magistrali come veniva organizzata la sua giornata allora l'ingresso ora di preciso proprio 810 diciamo e c'erano mi ricordo due campanelle la prima campanella era quella pugno quella generale la seconda era quella che ci obbligava proprio a a entrare in classe e io vabbè facevo le ore erano previste dopo di che indubbiamente non rimanevo a pranzo la mensa a scuola la tornavo a casa ma stando così vicina la scuola poi nel pomeriggio offriva il doposcuola però nella primaria io sono sempre sono sempre tornata a casa a fare affari compiti e poi si c'era un'offerta di una attività extrascolastica nel senso c'era corso di danza ritmica e io l'ho l'ufficio non mi divertii anche abbastanza farlo mi ricordo c'erano gli attrezzi parallele una quale mi è capitato che una reale è stato piuttosto grande e ben attrezzata se sì c'erano anche tante bambine più che altro femmine appunto x tekken erano con me per le scuole ma tv delle scuole medie la baby di sturzo dell'ingresso era sempre lo stesso ci poteva essere uno sfalsamento di pochi minuti tra l'ingresso della primaria e delle medie tanto più che poi avevano due ingressi separati quindi non ci si poteva in nessun modo mescolare e io comunque vabbè tornavo sempre finite le ore di scuola tornano sempre a casa per per fare i compiti mi ricordo però un periodo che purtroppo per me i compiti erano un po un problema mia madre non è che mi seguisse in maniera assidua indi per cui fu obbligata a seguire il pomeriggio a scuola con i compiti e io non è che la tesi che la tesi molto bene però poi sicuramente questo trattamento avrà avuto i suoi effetti ma sinceramente non mi ricordo poco l'unica cosa è che invece mi ricordo e che il pomeriggio nella le medie c'era non più l'offerta al punto della danza ritmica come le elementari ma la primaria ma c'era un corso di pianoforte e ea me anche questo capo è molto mi sono fatta a 4 anni di per cui mi sono fatta tre anni rimedi e il primo anno di superiori poi con lo studio un po diciamo così ballerino fu una cosa che a me piaceva tanto però mi fu tolta mifur negata un po come punizione per il mio scarso rendimento scolastico e invece il resto pianoforte e rosso come faceva volentieri anche se tutti gli anni fonda all'anno la scuola organizza va un saggio musicale attuale tutti appunto gli studenti di pianoforte doveva partecipare quest'anno la ricordo non è una cosa insomma che mirava non può non poco pensiero per otto sono tutte sono tutte proprie che appunto ricordandomi mi fanno ancora persiste oltre e le magistrato io le magistrali si vabbè è sempre solito ingresso si faceva nelle nostre ore io andavo a causa pranzo studiavo a casa e non abbiamo mai detto della ginnastica la ginnastica veniva sempre fatto nello stesso plesso scolastico sia alle elementari e alle medie e superiori perché appunto la palestra bellissima molto grande che offre addirittura uno spazio esterno attivo molto grande anche questo apprezzato per pallacanestro e altri tipi di sport e poi poco più in là c'era una pista il salto in lungo insomma una bene bene attrezzata ben attrezzata e niente poi i compiti li facevo le facevo a caso le magistrali e mi capitava anche qualche volta di invitare qualche amica più che altro invitato io io mandavo poco a casa degli altri affari ma un privè livo un po perché avendo appunto un bel giardino poi magari c'era l'occasione per fare per svagarsi un po per le mie amiche cittadino volentieri come passando invece alla ricreazione come veniva scandito il tempo della ricreazione all'interno della giornata scolastica e cioè ci ha descritto sia appunto le elementari sia le vedi sia alle necessità allora alle elementari loeb e c'erano i soliti nei venti minuti un quarto d'ora creazione mi sembra intorno alle 10 e 20 in cui va beh se il tempo lo consentiva avevamo la fortuna di poter uscire in giardino oppure se no altrimenti avevamo libero accesso ai corridori insomma per poter correre muoversi un po alle medie ugualmente c'era sempre la solita i soliti 20 minuti e alle magistrali pure insomma il tempo della ricreazione erano sempre 20 25 minuti a volte poi riprendeva se avevamo combinato qualcosa questi minuti venivano mangiati nel senso che magari ci veniva concesso soltanto dieci minuti come a volte non ci veniva concesso di fare neanche un minuto di reazioni ma di rimanere seduti in classe in silenzio pure impieghi a fare qualche altra causato ma le elezioni invece come si svolgevano allora le elezioni va bè alle elementari si svolgevano appunto che avevamo la maestra unica a parte insomma per l'inglese per la ginnastica 9 ci avevamo sempre la stessa maestra che il mio caso appunto essendo un istituto paritario avevamo fuori come insegnanti mi ricordo della mia maestra faceva ci insegnano anche la ginnastica e anche in maniera molto agile e potente abbastanza giovane quindi e le se appunto si svolgevano così le elezioni la maestra alle elementari decida lei quando era il tempo di passare da una materia a un'altra mentre le veglie no che lì c'era proprio più la stazione ora dopo ora dei professori delle rotte storie con il processo di diversi come pure alle magistrali sì avevamo tutte lezioni frontali questo sì di direzioni teoriche avevamo l'unica eccezione alle medie di questo corso di applicazioni tecniche così e venivamo direzine classe tra maschi e femmine tutti i maschi facevano lavoro di traforo con il legno con punto con un seghetti know e questo legno di balsa che non legno molto leggero che addirittura si porta gli animali con le foto in bici mentre le femmine avevano la possibilità di accedere o al lavoro dell'unci netto o al lavoro della maglia io scelsi l'uncinetto perché appuntamento una nonna anziana a casa che faceva un genietto dalla mattina alla sera imparare a fare l'uncinetto a casa e quindi lo portai con me mia esperienza a scuola quindi per coprire le lezioni teoriche frontali e potessimo lavoro con laboratorio appunto la cellula soltanto queste applicazioni tecniche nonostante però ci fosse un anno di laboratorio di un giornale del laboratorio molto bella con questi animali imbalsamati protette alambicchi che io mi sono sempre che stava riguardava erano gli dicevo prima o poi crescendo come capiterà di vedere come funzionano niente sono sempre rimaste libere o la laurea veramente molto bene anche la forma di nuovo la nota si una rada medicina che i banchi erano degradanti in fondo c'era appunto questo enorme cattedra che a fianco avevate addirittura il lavandino con la insomma c'era modo anche di poter fare volendo degli esperimenti però non è stato mai fatto no certo prima che alle elementari e vivi la maestra unica mentre poi avuto appunto altri professori diversi sia le vedi che le magistrali in tutto qualche insegnanti avevi allora vorra fare un conto così proprio sulle punta delle varie mi pare difficile comunque appunto ripartendo dalle maree avevo la sua insegnante suore appunto di mi faceva tutto il percorso scolastico e compresa la ginnastica non è recensione era appunto per l'inglese dove avevo un'altra un'altra suora che mi faceva appunto il corso di inglese poi alle medie invece la cera i professori distinti per materia e c'è dei professori di italiano storia e geografia disegno matematica e scienze inglese musica alle medie diciamo che erano sempre fuori come come insegnati musica addirittura la stessa suora che mi faceva il corso di pianoforte che ho presentato fino alla prima superiore anche il corso di applicazioni tecniche era fatto da una suora invece per le magistrali no le magistrali e hanno cominciato ad affacciarsi ai primi insegnanti laici c'era già una mescolanza avevo l'insegnante di italiano e storia che era una donna latino geografia e scienze astronomia pur sempre una suora è invece matematica il primo uomo stata il primo uomo a scuola se ci sembra molto strano perché eto'o ma essendo già una scuola di per sé le magistrali casi prettamente femminile gli insegnati praticamente tra suore laiche quasi tutte donne questo è un uomo ci sembra una cosa una cosa veramente strana e poi avevamo inglese musica e che era la stessa suora e per chiaramente ha fatto tutto il percorso elementari e medie marisa e tanto più che poi appunto la suora che poi organizzava dei famosi saggi annuali di tutta la scuola quindi con cori musiche insomma veniva venivano fatte diverse tanti di questi momenti anche nel corso nel corso dell'anno e poi appunto ad un insegnate di religione di filosofia pedagogia e di ginnastica nera un po quella che teneva poi con filo di tutte di tutte le altre come si dice di tutte le altre delle medie e le elezioni invece come si svolgevano c'era un qualcosa diciamo che caratterizzava la lezione all'interno della giornata e stand poi un istituto paritario allora prima di tutto appena eravamo tutte in classe ordinati impieghi è arrivata appunto c'era la maestra è la prima azione era la preghiera connessione della croce tutti insieme la spiegazione era sempre frontale c'era all'epoca un timore reverenziale verso la maestra che veniva proprio chiamata signora maestra anche se la suora che ci impediva qualsiasi tentativo di socializzazione anche se insomma qualche eccezione c'era di qualche bambino un pochino più sfrontato ma poteva essere 12 in tutta la classe tutti i giorni ci poteva essere potevamo essere interrogati perché i compiti dovevano essere fatti in maniera molto rigorosa e costante erano erano molto esigenti insufficienze non veniva a determinate in nessun grado dalle elementari fino a te godiamoci alle alle superiori come valutazioni alle medie ho avuto i giudizi quindi si partiva da ottimo distinto buono sufficiente insufficiente e non classificabile è sufficiente c'erano classificabile e quindi con quello si chiudeva mentre sia alla primaria e alle magistrali avevo i voti da da 0 a 10 mi ricordo più ancora ben impresso nella memoria un caso che mi è successo erano mi ricordo i quali hanno di elementari ma durante un compito un compitino di matematica dove c'erano appunto delle addizioni da fare io feci bene ma i pedali in sicurezza le cancellarle copia il mio compagno dell'asse doveva essere il più bravo l'eco piai sbagliate da lui che aveva sbagliato e la maestra per punizione mi date zero sottozero scritto in rosso enorme da portare a casa a firmare perché ai tempi miei i compiti potevano essere portati a casa a far firmare ai genitori in modo che potessero vedere proprio in diretta che cosa che cosa succedeva a scuola così non può essere due fatto perché sono documenti quindi non possono uscire dall'istituto ma mi rivolgo questo zero sottozero fu per me un bello smacco fu una bella lezione per me perché avevo fatto giusto e avevo cancellato per copiare sbagliato eccomi di fu una lezione nella mia maestra mi dette che ancora oggi mi ricordo le verifiche invece compiti in classe di solito venivano concordati venivano decisi però potevate navigare in qualche occasione per appunto qualche momento di ilarità o perché qualcuno aveva combinato qualcosa veniva deciso come punizione di punto in bianco si arrivava la mattina c'è odio classe e quindi non si poteva scappare le giustificazioni ovviamente non si potevano fare perché nessuno si poteva dire quello che voleva ma valevano soltanto le giustificazioni vere fatte dal genitore con la firma del genitore ci hai parlato del timore reverenziale nei confronti dei maestri delle maestre e dei professori come vi rivolgete allora le elementari appunto signora maestra lì in maniera sempre in punta di forchetta sempre con l'educazione con tranquillità senza urlare senza essere arrabbiati assolutamente e gli insegnanti ci chiamavano per nome così ovviamente davo del lei alla mai restiamo anche del lei a libera i professori alle professoresse questo è senza dubbio per nome non le ho mai chiamati mai di saltare le lezioni si è mai capitato il cosa succedeva se allora di saltare le lezioni anche se c'era qualcuno classe che ci ha provato e l'ha fatto io non mi potevo certo permettere di saltarle perché stavo appunto a 50 metri e poi la mia famiglia era molto conosciuto a scuola e stando nella stessa strada insomma capitava anche nell'arco della giornata ai miei genitori incontrassero val che l'insegnante quindi io ero proprio controllata a vista solo una volta mi ritrovai in difficoltà per non aver fatto un compito e fece un po come facevano tutti dicendo non ho lasciato il quaderno a casa e ora non mi ricordo di preciso che insegnate forma senza farsi grandi problemi mi fu detto va bene allora vai a casa a prendere il quaderno fatto che problema alte ai 50 metri mi ricordo che 50 metri under jan da casa a scuola con scherzo ma un bel problema perché poi non venivano tornando a finire però diciamo che il momento come per me è molto molto tosto alle magistrato alle magistrali sì ovviamente è sempre voglio dire la scuola si prendeva una grande responsabilità perché ripensandoci pensandoci a oggi insomma poteva mica far uscire i ragazzi così sapendo che avevamo proprio responsabilità fino alle una prima parlato un po delle attività extra scolastiche fornite dall'istituto cosa vi prendevano nei vari gradi allora appunto la scuola primaria prevedeva questo corso questo corso di danza ritmica alle medie invece c'era questo corso di pianoforte e poi voglio dire sì all'interno della primaria delle medie ci venivano organizzate delle gite ai musei punto avendo la fortuna di stare a firenze firenze una città museo a cielo aperto quindi non potevano mancare certo le occasioni per avete un museo monumento in tutta in tutta la città mente invece quadrate dei magistrali lì c'erano proprio le rate gite che si facevano una volta l'anno preferibilmente nei mesi di marzo marzo a vele e allora venivano fatte le vite di due tre giorni al massimo sempre in italia ovviamente senza genitori quella gioia di quei due o tre insegnanti e ci dovevano accompagnare e vieni amore un argomento un po spinoso segno della pagella come veniva così nave veniva vi salverà diciamo che essendo mio rendimento scolastico nel light dell'invio insomma espulso scolastico insomma molto diciamo traballante difficilmente vi sarà capitato di essere contenta di presentare la pagella in famiglia ancor più a mio padre perché era lui le aveva la facoltà solo lui di firmare la pagella dalle elementari fino alle superiori e lui ci teneva moltissimo e ovviamente avessimo dei voti e invece niente da fare insomma se ci poteva essere qualche eccezione di qualche materia è però ovviamente non erano le materie fondamentali a parte alle l'ustica il disegno a cui eccelleva e magari poteva arrivare anche un 9 e un 10 ma magari che ne so sull'italiano e la matematica e le scienze li cascava cascata un pochino l'usine cercavo sempre dice il momento migliore per poter cercare di addolcire questo questa sofferenza ma ovviamente il momento migliore non c'era mai quindi mi affacciavo piano piano a vedere famiglia mia lo sapevano benissimo ma verrà il momento della consegna delle pagelle quindi stavano già sul piede di guerra io arrivavo nel tinello pianino pianino appena arrivato sempre con la coda fra le gambe capivano che c'era la consegna della pagella e allora cominciavano le paternali sicuramente qualche schiaffo qualche sculaccione e partito e punizioni mi ricordo ancora una musica della pagella purtroppo in un periodo in cui era era morto un parente vicino e questo era prove magistrali io ero lì ancora più in difficoltà perché ovviamente la pagella non era non era eccellente e quindi meno il bordeaux essendo più recente me lo ricordo ancora di più ecco però mi dicevi che pur essendo tanti fratelli perché comunque tre fratelli maggiori non c'è mai stato un bel no perché nessuno purtroppo ha mai brillato a parte qualche eccezione in qualche materia ma nessuno ha mai brillato nel nello studio ecco tutti siamo rimasti sul sul 6 politico e questo gestione si chiamava così ci si accontentava ecco purtroppo purtroppo ci si accontentava sì senza andare mai oltre quello che si sarebbe potuto fare parte ci veniva sempre detto potrebbe fare tanto ma non si applica era una regola che già che già era in vigore noi avevo detto che era un istituto paritario di insegnamento della religione cattolica è obbligatorio sì ovviamente non c'era ancora la facoltà di poter scegliere se essere presenti o no alla versione di religione ma era obbligatoria per tutti e veniva svolta insomma nemmeno con l'ora di religione ma praticamente già con la preghiera la prima pierina della mattina le elementari ovviamente non anche alle medie veniva fatta la preghiera si può che forse probabilmente accade necessari sì poi man mano che si riceva sincera e le temps la lezione di religione ma finché eravamo piccoli magari all'interno di una lezione anche l'italiano ci poteva venire l'argomento che poteva poi portare a alla lezione di religione educazione civile invece veniva insegnata anche questa diciamo che non aveva proprio allora che di educazione civica ma qualche nozione in qua e là si ecco ci veniva ci veniva fornita non avevo in mente un insegnato libri specifici all'insegnate stessa che a volte poteva fare dei rimandi magari nell'argomento della giornata ci poteva andare in rimando all educazione civica per quanto riguarda invece degli spazi scolastici come erano suddivisi quali erano allora bisogna fare una distinzione perché per la scuola primaria che aveva un ingresso separato rispetto agli altri due ordini di media di magistrali allora bella primaria è un edificio a due piani un terreno il primo piano appunto era separato dagli altri aveva un ingresso ancora più in fondo alla strada c'era appunto questo corridoio e a volte era capitato anche che quando ho fatto le elementari o ci fosse un aula comunicate charlie comunicanti che per cui per passare da un'aula un'altra dovevi passare dall'aula precedentemente c'era sempre un come di un vincolo attendetevi di passaggio nelle aule dei primi anni erano al piano terreno mentre gli anni gli ultimi anni erano al primo piano per le medie le magistrali invece essere sempre l'edificio da due piani e al primo piano c'era pianterreno quando si entrava c'era questo grande atrio dove sulla sinistra si percorreva un piccolo corridoio e c'erano queste due aule di disegno e laura di applicazioni tecniche poi invece dritto al rispetto all'ingresso c'erano le scale che portavano alla palestra ps ma con destra e anche al campetto che era attivo alla palestra e poi invece sulla destra si apriva questo lunghissimo corridoio bello largo è molto lungo in cui si cominciava con la segreteria la presidenza e poi tutta la sfilza delle aule che davano appunto con la porta sul corridoio in fondo al corridoio c'erano i bagni e la messa invece doversi fare la mensa invece era situata diciamo sempre spetta alla fine sulla sinistra subito dopo le aule di disegno e applicazioni tecniche il corridoio girava si continuava e c'era questa grande sala in cui appunto c'era la mensa all'epoca la mensa veniva fornita direttamente dalla scuola infatti c'era una bellissima cucina in cui cucinavano proprio i praticanti li direttamente poi invece negli ultimi anni i pranzi non la cucina ovviamente non era a norma secondo le ultime norme sanitarie dettate appunto dal comune di per cui la mensa arrivava da fuori aveva già pronto ed era la stessa lo stesso luogo come mensa per tutti gli altri sensi ovviamente scaglionati mai tutti insieme elementari che rimaneva le elementari che alzava un orario rispetto a tutti gli altri magari sfalzati anche di mezz'ora ma si spera così all'interno dell'asse invece c'era il crocifisso ovviamente se essendo una scuola cattolica si incroci fissa da sempre messo dietro la cattedra in alto di dimensioni medio piccole non è che fosse un crocefisso di essa quali dimensioni però che era presente in ogni aula anche il segreteria anche in presidenza ovviamente essendo una scuola cattolica poteva essere diversamente le auto invece erano viste in una composizione si erano viste l'unica aula che diciamoci degli diversificava un pochino la laura di applicazioni tecniche perché appunto i maschi servivano dei lavori le femmine altri l'insegnante la unica ma per facilitare il controllo di tutte le operazioni di lavoro di laboratorio ci veniamo venivano suddivisi e durante le elezioni era consentito andare in bagno allora di regola sì però ovviamente se l'insegnante riceveva troppe di s per uscire dall'aula è chiaro che poi si spazientiva e anche gli aveva effettivamente bisogno di andarci perché non l'aveva mai chiesto subito le conseguenze delle restrizioni a causa di tutti gli altri che invece volevano uscire a tutti ai voti dall'aura ea te capitato di andare di chiedere di andare in bagno come scusa perché ti stavo annoiando elezioni ma ne potrà essere capitato sì mi ricordo però una volta a caso in cui veramente dovevo andare in bagno e appunto e siccome c'era stati c'erano state nelle compagne di classe e non noi volevamo sapere di rimanere in aula e insegnato efficientare più nessuno io mi sentì male mi sentii male perché avevo bisogno di andare in bagno e mi dicevi che c'era anche una persona che controllarsi e poi c'erano berlin andavano in bagno e si mettevano liti a cercare di sfuma chiare perché insomma già a fumare l'epoca era una cosa ovviamente tabacco perché non si parlava di fallimento altro ma già quello si andava chissà che cosa e spesso e volentieri si c'era una suora che faceva in su e giù molto specialmente nella zona bagni e veniva a beccare a rivendere per gli orecchi i ragazzi stavano lì a non usufruire del bagno per cui lo ripaga doveva essere per quanto riguarda invece i compiti a casa con me li svolgervi quali erano meno allora va beh io studiavo in camera mia che poi alla camera e condividevo con come fratello ma comunque mercatello studiava da un'altra parte e quindi io studiavo su questa piccola scrivania studiavo da sola le elementari si la mamma mi poteva aiutare in qualcosa ma molto molto poco facevo dovevo fare tutto tutto damento gusto soltanto l'aiuto di un mio fratello solo alle medie per studiare un pochino chimica che non mi voleva entrare in testa ma ripetevo pochissimo ad alta voce perché pensavo nella mia testa di sapere di sapere già tutto aiutandomi con dei piccoli schemi però è appunto il ripetendo poco poi i risultati si vedevano erano un fallimento quindi in generale i nostri avi molto milito e compagni no no no no assolutamente alle elementari non usava per andare a fare i compiti a casa di qualcuno che chiamasse qualcuno se lo chiamavo era unicamente per giocare comunque chi dovevano essere già fatti alle medie pure alle magistrali invece no mi è capitato di studiare si con diverse mie compagne di classe tra quelle un pochino più scarsi né di me e che anche del gruppo meglio di me ecco avendo avuto qualche difficoltà con lo studio inglese di petizioni e ben si purtroppo ho dovuto prendere ripetizioni alle magistrali ho preso ripetizioni di italiano e di latino da un ragazzo più grande ovviamente era stato consigliato ai miei genitori da parte delle suore dell'istituto era un ragazzo ovviamente le loro conoscevano benissimo e che volino cercava ad aiutarmi ma io non mi applicavo molto è il caso invece questi vi insegno fedi e libri vi si si si si sa il mio padre era un uomo di cultura anche per cui sempre amato la lettura quindi la casa era fornita di un ace pop e dia di molti libri di manuali però io non è che ciò ci sono mai ricorsa molto e per lo strudel lo studiano quando invece non avevi compiti da fare a casa cosa facevi allora quando eravamo piccoli alle elementari giocavo prima di tutto con mio fratello che più grande di me di 18 mesi quindi praticamente quasi coetaneo e con lui si univa la banda tutta una serie di ragazzini che appunto di circa della nostra età ma ci potevano avere e un anno che un anno meno stavano lungo la stradina che portava alla scuola che tutti presentavamo la stessa scuola magari in classi diverse ma comunque il pomeriggio il gioco ci si radunava tutti quanti insieme e avendo un giardino è anche un appezzamento di terreno eravamo quelli che facevano un po daca l'amica quindi tutti venivano da noi e ci si divertiva con niente di particolare ma magari si costruiva archi e frecce con le potature di un di os x o oppure altre cose ma erano tutte cose molto molto semplice mentre invece alle medie le magistrali beh il discorso è cambiato mi divertivo di più può solo me stessa nel senso che come hop il disegno di fingere e allora mi chiudevo in camera e passavo tempo a disegnare ascoltando musica mi piaceva molto però quando i miei genitori si accorsero che questo mio fare era un po un rifiutare uscire socializzare con gli altri le allora cominciarono un pò venino a impedirmi di disegnare cercare poi strana anni fino a uscire contratto democratica mica fissa o mandando museo a un cinema il televisore di pomeriggio no ce ne cioè quasi mai quasi mai solo in tarda sera a tarda serata tardo pomeriggio dalle 7 alle 7 il mezzo allora c'erano i telefilm come happy days o altri programmi simili per quello si la lettura non è che fosse la mia passione per che la legava allo studio indi per cui la passione della lettura l'ho recuperata in tarda età venivano fatte invece imposto di lasse trasforma allora se alla fine di ogni anno scolastico di solito venivano appunto fatte queste foto di classe le quali appunto venivano fissate con largo anticipo in modo che tutti ci dovevano essere o nel grembiule pulito il fiocco tutto in ordine e poi appunto la fotografia di solito sul retro non ci scriveva l'anno scolastico e poi ci si facevano firmare tra di noi con dediche disegnini cosa del genere quindi era abbastanza un evento di si si si si certo certo e invece fa stando alla sua camera da letto si ricordi come l'ha fatta come la regata allora la camera era abbastanza grande perché appunto la condividevo con il mio fratello che appunto era maggiore di me di 18 mesi sì c'erano questi due i singoli bassi perché appunto abbiamo cominciato ad usarli da che eravamo meglio piccolini quindi letto alto ci avrebbe un po impedito la salita invece eletto basso per noi era era quasi come una cuccia e niente c'era un grande armadio poi c'era una ribaltina che si poteva aprire e che sporgeva da da scrivania era una camera aveva tante parti di legno ma anche tante parti colorate per esempio rate nell'armadio verano gialle con le rifiniture color carta da zucchero alla camera abbastanza abbastanza colorata devo dire la verità e quindi non avevi dei poster italiano con di curare la piccola da piccola non avevo non sentivo la necessità foto sono cresciuta le medie le magistrali mi è piaciuto un pochino che mi trovavo sulla rivista l'attore famoso il cantante del momento magari staccare tagliato le forbici la fotografia e l'attacca con l'armadio le proteste della mia mamma oppure che ne so a belliveau un angolino facendo un bel disegno che mi piacevano dei valori un po particolari e cielo applicavo passando invece alla parte delle vacanze estive quanto duravano di dover impastava the di soldi allora le vacanze estive erano molto lunghe per me si partiva per le va premesso della scuola veniva i primi giorni di giugno noi si partiva tutta la nostra famiglia si partiva quasi il giorno dopo che la scuola era finita quindi per quasi quattro mesi giugno luglio agosto e settembre perché la scuola per noi ricominciava il 4 di ottobre e quindi erano quasi quattro mesi di vacanza si partiva appunto il mio padre mia madre io i miei tre fratelli la nonna paterna e la zia paterna quindi una bella famigliola e quindi doveva avere una macchina capiente infatti c'era questa macchina familiare una ford taunus color proprio celeste e mio padre amava chiamarlo la mia celeste aida rilevanze dove trovate anche ma allora davamo al mare avevamo questa bella casa questa bella villa nella pineta di roccamare e li passavamo tutte le vacanze a partire dal punto dei primi giorni di giugno fino alla fine di settembre e io sono pochi né annoiavo perché insomma i primi giorni saranno dedicati alla pulizia del giardino e della casa perché ovviamente non a casa delle vacanze stile quindi quasi un anno intero e non era non era abitata mille pulirla dentro o fuori la fuori e quindi rin le prime settimane n'erano niente mare solo e quindi insomma l'estate era molto lunga ci puoi descrivere la sua giornata fisica delle vacanze estive a castiglione della pescaia allora la giornata dico era scandita appunto prima di tutto i compiti da fare la mattina molto presto sveglia all 8 e mezzo ma voce veniva svegliare in maniera molto drastica senza grandi cina dolcina menti e poi vabbè si andava sul mare subito dopo il fatto i compiti quindi si poteva andare al mare un'oretta un'oretta e mezza non di più poi si tornava a casa per il pranzo si mangiava tutti quanti insieme poi c'era il riposino obbligatorio si doveva stare in camera ora si poteva che non dormire ma stare in silenzio perché i genitori riposavano è quindi il momento di silenzio ci doveva essere si poteva leggere un libro o guardare una rivista oppure giocare ma in perfetto silenzio dopo di che dopo il riposino si si poteva se non avevamo finito di fare i compiti la mattina c'era qualcosa da riguardare poi si poteva ritornare al mare mai da soli quando eravamo piccoli se non andavamo sul mare la boe si poteva giocare a casa con con gli amici e io in effetti ho giocato tanto con amici che frequentavo unicamente durante le vacanze estive perché poi non erano amicizia che mi portavo con durate anche l'inverno tra gli amici delle vacanze estive remi che mi ricordo la figlia di italo calvino giovanna o la quale ho giocato veramente veramente tanto e erano anche i genitori che si conoscevano che si conoscevano fra di loro quindi erano frequenti le cene le feste o sulla spiaggia oa casa di una persona piuttosto viene un'altra e quindi questi gruppi erano molto numerosi e appunto fra queste persone c'era anche italo calvino che è venuto spesse volte a mangiare a casa nostra a patto che la mia mamma gli facesse famosa schiacciata con le cipolle bianche di cui lui era particolarmente ghiotto passando ora invece all'attrezzatura didattica quali erano gli oggetti che avevi in classe allora la primaria vabbè c'era l'uso obbligatorio della penna stilografica gruppi di cannes con le cartoncini intercambiabili e una penna rossa blick punto la gomma da cancellare era quella di colore rosso dalla parte celeste dall'altra basta non c'era altro è il discorso della penna stilografica brew pellicane un discorso della scuola portata avanti dalle radici fino alla fine perché insomma anche se devo dire che hai fatto le elementari li accusa di uno essendo mancina hai usato la penna stilografica pelican alle medie invece no vabbè c'era la penna bic e allora a me che ci fossero tutte la scelta di deleghe difende ci sono adesso mi dirà lei era la normalissima penna bic l'uso del cancellino che all'epoca cominciava a venir fuori era a discrezione dell'insegnante perché non tutte amavano avere quei pastrocchi sono preferivano che si cancellasse con la gomma a rischio di fare il buco ma ci veniva insegnato anche a come cancellare senza fare il tubo per quello che riguarda i quaderni invece va beh li comprava la mia mamma li comprava per tutti quanti fratelli e quindi comprava patti per convenienza quindi non potevo certo scegliere anzi forse io ero a fare le ultime che dovevo prendere quello quello che rimaneva dagli altri libri di testo bensì mi facevo miei nel senso che sbertucciato un po ci facevo gel e gori disegni il diario scolastico vabbè ora le elementari no me lo ricordo ma alle medie alle superiori è sempre un ricordo raramente ho comprato un diario di ayo io ho sempre usato agende della banca o delle assicurazioni magari nemmeno dell'anno corrente ma vi scrivevo tutti i giorni me lo potevo fare un mese per volta e mela ricoprivo una carta particolare nella decorava mi ci facevo i disegni attaccavo adesivi dediche poi per noi era un vanto avere un diario diario così a volte appunto da quanta roba ci si metteva dentro neanche si chiudeva più e poi era più appunto un diario di disegni dell'io che che poi magari lo spazio per scrivere compiti era veramente molto esiguo e ci si passavano anche tra di noi per abbellirli o appunto perché faceva piacere vedere il diario dell'amica ovviamente niente mi ha passato da una scuola tutto veniva comprato dalla l'umore tutto il mattinale gatti tutto il materiale didattico dai libri alle penne e quaderni tutto in tutti questi materiali didattici come li portarmi a scuola allora la materna avevo paglierino di plastica giallo canarino e con dentro ci doveva stare la saponetta lasciata mannino e poi soprattutto ci doveva stare anche l'apparecchio ortodontico perché io ho passato la mia infanzia con questo apparecchio per i denti e ovviamente la mamma mi mette la prima di uscire di casa io appena arrivava scuola secondi vergognavo e lo collego e ovviamente ricorre nel panierino e quindi vi doveva stare poi invece per quello che riguarda le elementari e le medie e le magistrali allora le elementari avevo la cartella la cartella ad ora era un pseudo zaino ma con doppia bretella che doveva essere appunto mese non c'era verso di poterla tenere sono avrete la sola perché se no se ci si faceva veramente male alla spalla era di plastica telata portò invece alle medie le magistrali beh uno zaino vero e proprio credo di non averlo mai avuto sempre utilizzato borse serate dove magari ci potevo mettere la stragrande maggioranza delle cose è sempre qualcos'altro in mano ecco ma comunque niente di marca e 7 cose molto casuali passando invece momentaneamente il mondo della scuola nella sua casa c'era la televisione allora sì c'era allora quando ero molto piccola la televisione era unica ed era al pianterreno nell'appartamento della zia e della nonna paterna indi per cui era anche l'occasione la sera di ritrovarsi appunto per vedere la televisione tutti insieme e poi invece tra le medie le magistrali fu acquistata una televisione al nostro piano dove eravamo e quindi anche perché poi le no la nonna e la zia appunto mancarono quindi per cui la situazione si ribalta e quali erano i programmi di insegnami di più allora quando ero piccola vercesi c'era la tv dei ragazzi con appunto cartoni animati tipo la quant'era rosa ernesto spara l'estro molto togo e auto gatto poi vabbè cerali meca l'immancabile carosello prima di andare a letto però si poteva guardare solo se facevamo gravi durante il giorno se non c'erano stati brutti voti o o cose o cose poco buone poi invece la bella grande crescendo il tardo pomeriggio appunto verso le 7 7 e mezzo ci poteva essere che ne so lupin candy candy happy days e jefferson robinson e anche qualche trasmissione dopo cena insomma ci poteva essere ovviamente bisognava andare dietro alle preferenze degli adulti quindi a quando erano ancora vive zia e non a paderna loro piacevano tanto i fotoromanzi ed autori ai quiz televisivi mike bongiorno corrado e quindi quelli erano i programmi da seguire ovviamente nei periodi di elezioni era pubblico guardare tribune politiche e quindi egli era dolori perché noi bambini avevamo voce in capitolo per quanto riguarda invece la lettura se leggevi usa leggevi allora di norma ho sempre letto molto poco nel senso proprio della lettura vera e propria e approcciamo a quelli che erano i fumetti quello sì topolino topolino letto veramente tanto prima guardando soltanto le figure poi leggendo quello che c'era scritto nel fumetto [Musica] purtroppo non sono stata avviata la lettura come piacere perché non mi è stato o perché non mi è stato perché io non ho saputo leggere bene nel senso di fargli piacere la lettura come piacere fine a se stesso e non come obbligo scolastico ecco quindi io ho sempre letto poco mi sono accostata alla lettura la grande è sempre vista quindi come legata allo studio e non l'hai mai coltivata di siccome piacere sì tornando invece alla scuola parliamo di un po di premi e di punizione veniva tipo uniti in basso mostra arabe se sì le condizioni erano erano studenti c'erano belle rivelate sul dorso della mano non sul palmo e che uno presentato il parma non ho veniva detto gira la mano e quindi sul dorso delle belle rivelate per uno sbaffo un errore un'imprecisione la scuola era molto rigorosa questo sculaccioni alle elementari potevamo essere messi fuori dalla classe magari se anche se si disturbava però rimanevamo lì davanti con la maestra che ci guardava invece alle medie alle superiori venivamo messi nel corridoio e che poi ovviamente con 9 su diario da far firmare ai genitori io sì ne ho prese qualcuna però mai per il comportamento perché insomma cercavo di essere era un bambino alla ragazzina abbastanza tranquilla quando poi appunto nel corridoio perché ovviamente venivano buttati fuori quei due o tre da una classe quei due o tre dall'altra e poi facevano gruppetto nel corridoio a far confusione pensando di essere in vacanza eccomi a sbagliatissimo perché poi passava la suora che faceva l'ispezione e allora si beccavano la seconda armands in a da parte della della sola del controllo che di solito è la madre superiore che di solito era la madre superiora sì una sola anziana che appunto passava e e riprendeva tutti quanti e le punizioni soprattutto quelle personali come avevano come venivano vissute a casa vabbè malissimo perché la maestra aveva sempre pienamente ragione indi per cui a casa la dose veniva nemmeno raddoppiata triplicata quindi niente televisione niente amici niente uscire quando eravamo più grandi niente carosello nelle situazioni in cui c'era il canosa che da poter vedere e quindi niente malissimo perché vanno prese vedere in classe e private anche premiati altri miti premiati no particolarmente no perché diciamo che era il nostro dovere non portarci bene e fare le cose non andavano fatte se diciamo che se qualche volta poteva essere concesso che ne so di andare nel giardino della scuola vedere ne sono il mese di maggio la fioritura delle rose quindi si poteva fare la gelatina nel giardino ma con un niente di più per quanto riguarda invece il rapporto diretto scuola famiglia c'erano in colloqui tra insegnanti e genitori allora le elementari no però voglio dire la mia famiglia mia madre erano molto conosciuti all'interno della scuola abitando poi a 50 metri era quasi il contatto giornaliero appunto interno della strada quindi bene o male sapevano giornalmente come si svolgeva la mia giornata scolastica quindi alle elementari no alle medie alle superiori invece sì c'erano i colloqui ovviamente a questi colloqui ci andava la mia mamma mio padre è noto aveva soltanto filmare le pagelle si era soltanto lei e andava ai colloqui con i professori e all'interno del corpo docente c'erano insegnanti erano particolarmente contenti e scontenti che la stragrande maggioranza diciamo che non fosse proprio felice del mio rendimento quasi tutti avevano la stessa cosa da dire potrebbe fare tanto ma non si applica l'unica che era contenta dei risultati era l'insegnante di disegno e appunto io disegnando sempre canata e mando il disegno mi ci dedica con passione e quindi con dei buoni risultati ma è diciamo che erano poche le materie la quale il celivo esistevano le bocciature sistema è stata bocciata se sì esistevano le bocciature ora le medie non mi ricordo male superiori si e io purtroppo subito una bocciatura in seconda magistrale e quindi si me la ricordo molto bene fu un evento beh in famiglia non fu un fulmine a ciel sereno perché e ovviamente appunto essendo sempre quasi giornalmente informati sul mio discorso scolastico fu una grande una grande sorpresa e in classe ahimé abuso i ripetenti o compagne l'asse con disabilità cognitiva allora sì sì sì classe mi è capitato di avere ripetenti diciamo che la maggior parte però erano appunto i ripetenti erano questi ragazzi con disabilità ce n'erano insomma ce ne sono stati dei casi che hanno sono stati diversi anni hanno frequentato ciclicamente prima seconda terza media e poi ricominciano da capo e mi avevi detto che era perché lì si userà paritario che veniva diciamo visto come aiuto per questi relate esaminano ogni tipo esattamente se c'è passando invece alla sfera relazionale quali sono state le sue amicizie all'interno della scuola allora all'interno della scuola va beh c'era nella classe c'era i gruppetti c'era il gruppetto delle scapestrate chiamiamola così dico io non facevo assolutamente parte erano le avanguardiste erano per lei pochino più livelli io ero lontano mille miglia da loro nonostante il brutto e manno magistrali si fosse soltanto 9 in classe ed eravamo veramente pochine pochine avevo si due o tre amiche con cui uscivo qualche volta e che mi ritrovavo anche per studiare ovviamente sapeva tutta la stessa età in queste amicizie fanno ancora parte nella sua vita adesso si è in particolare è tuttora la mia migliore amica testimone di nozze che credo ancora con immenso piacere un'altra invece l'ho ritrovata attraverso i social ed era in classe con me appunto le magistrali e la cosa singolare che appunto conosce anche mio marito che allora appunto frequentava anche lui l'istituto scolastico e vivendo accanto a quest'altra ragazzina diciamo è stata poi una un'amicizia e comune e durante gli anni di scuola ti sei in un grafo allora sì vabbè c'è stato il primo ragazzino che ovviamente non era del non frequentava la mia stessa scuola addirittura lavorava aveva abbandonato la scuola con le medie e lavorava nella zona vicina a dove abito e di per cui quando usciva dal lavoro ci frequentavamo ecco i miei genitori però non è che apprezzassero molto restano questa simpatia e invece quando sono diventata più grande diciamo l'ultimo anno di magistrali ho conosciuto questo ragazzo che poi diventato il mio attuale marito e ben lui aveva presentato la stessa scuola della fantina e alle elementari e mentali sono le elementari però quindi essendo però un anno avendo fatto la primina cioè essendo stato a scuola a cinque anni invece che a 61 non l'ho conosciuto però ci siamo poi il caso ha voluto che ci si che ci siano incontri incrociasse e la relazione diciamo che i miei genitori la trovavano perché insomma il ragazzo era un ragazzo che studiava un ragazzo intelligente con buoni voti buona famiglia insomma quindi approvava una piena e in che modo ti sentivi con il fidanzato di solito allora vabbè col primo fidanzatino appunto ci si vedeva quando lui entrava e usciva dal lavoro veniva qui a casa da me e invece con il mio attuale marito vabbè all'epoca ci si sentiva per telefono fisso ovviamente che c'era il telefono fisso cellulari accurate erano lontani mille miglia per le lettera che se si stava nella stessa città si legava stesso a descriversi delle lettere telefono seals fisso si bolliva perché ci si passava anche anche qualche ora con disdegno dei miei genitori si non è che ci si potesse vedere nato spesso perché poi appunto lui ha cominciato a fare l'università e quindi non il tempo che rimaneva e non era molto soprattutto nel periodo in cui doveva preparare gli esami passando invece a parlare un po del cibo facevi colazioni vivo di andare a scuola e se sì con cosa allora sì la colazione era tassativo a farla cappellate con i biscotti poteva esserci un po di marmellata miele notte che non mi piaceva a nessuno in casa mia quindi miale non c'era la nutella non esisteva proprio perché la mia mamma ci diceva era fatta con le ossa dei morti e quindi in tutte le maniere venivamo scoraggiati da dai comprarla solo una volta la sorella della mia mamma mia zia che aveva una pasticceria ci regalò una confezione un plateau con 10 barattoli di nutella ovviamente di i miei fratelli ci fiondiamo su questi barattoli ma la mamma gli sequestro tutti e furono centellinati non mi ricordo in quanto tempo ma insomma è in occasioni particolari e a scuola invece portami la merenda sì mi portavo la merenda da casa mamma non mi dava i soldi per comprarmi la pizzetti na alle elementari come facevano tanti altri bambini io allenavo a questa krizia tina perché mi ricordo emanava un profumo meraviglioso ma io ci avevo la mia merenda a casa vende il mio panino con poteva essere con col salame o o altro ma io questa pizzetti na è rimasto nella mia memoria è invece le merende dopo la scuola morirono nove nell'infanzia pane burro e sale poteva essere pane corre sale oppure pane burro e acciuga il pane con la passata di pomodoro non gradivo per niente male di noi zucchero invece miei fratelli prendevano in grande quantità il vino non è mai piaciuto vede io piazzate di queste fette di pane per l'inzuccata del vino io non le ho mai gradito i compleanni invece scola venivano festeggiati a scuola ea casa allora io purtroppo essendo nata il 19 di giugno non sono mai riuscite a festeggiare un compleanno a scuola perché prima del compleanno non si potevano certo festeggiare e finendo la scuola ai primi di giugno io ero abbondantemente fuori quelli con i compagni di strada di classe non l'ho mai festeggiato si festeggiavano in famiglia magari veniva fatta una piccola festicciola dove magari potevo indicare qualche amichetto ma niente di niente di più ecco invece in classe facevate delle feste che ne sono tali compleanni o altre festività bari se qualcuno non tutti festeggiavano il proprio compleanno portando qualcosa da mangiare in classe però non tu che non era la regola ecco essendo poi una scuola appunto una colla la religiosa per le festività religiose soprattutto per il natale allora veniva fatto il saggio di musica di ginnastica mentre per l'inizio dell'anno scolastico veniva celebrata una messa alla quale tutti eravamo chiamati alunni genitori insegnanti in una chiesa fiorentina vicino alla scuola appunto in cui tutti dopo la celebrazione partecipavamo facendo un piccolo rinfresco e e vedendosi tutti quanti insieme parliamo ora invece di abbigliamento a scuola avevate una divisa se si come l'ha fatta se ti piaceva essere obbligatoria allora sì la divisa c'è sempre stata dalla primaria fino alle magistrali allora per quanto riguarda la primaria eravamo suddivisi e femmine avevano una divisa e maschi un'altra la divisa era praticamente un grembiule quello dei maschi era una casacchina corta una giacchettina ovviamente io parlo degli anni 70 80 anche per cui non si parlava di cotone ma erano questa casa chi ne sintetico di tessuto sintetico bleu et bordate di bianco doppio detto questo per i maschi e femmine invece avevano il grembiule bianco abbottonato sul retro e a manica lunga ovviamente anche d'estate è correlato al collo da questo fiocco in scozzese in fantasia qualsiasi ma uno scherzo particolare infatti ci dovevano fornire ci doveva prendere la scuola perché non si trovava da nessuna parte e doveva essere uguale per tutti quindi può invece alle medie c'era questo come per le magistrali c'era questo green più le camicie colora di azione col colletto bianco che ovviamente crescendo insomma ho solo per le firme nuovamente maschi niente e quindi questa maschi insomma non è che ce ne fossero nate alle magistrali ma alle medie invece si è quindi le femmine facevano un po di tutto per non per non portarlo cioè che lo portava aperto ma veniva ripreso dalle insegnanti perché invece andrea portatore d'acqua e il teaser i preparati da soli o tifavano i genitori la sera prima magari allora beh quando ero piccolina forse i primi due anni di elementari no forse mi aiutava un po la mia mamma no la sera prima no sinceramente no o perlomeno penso di no probabilmente mi aiutava anche il mio fratello quello che vicino d'età ci aiutavamo poi una vicenza per le occasioni speciali invece avevi dei vestiti specifici dedicati allora sì sicuramente ce li avevo la mia mamma pur non essendo sarda ma era abbastanza capace nel cucire e confezionare vestiti sia per femmina e per maschio di per cui spesso e volentieri capitava che per le occasioni particolari io e il mio fratello che lo più vicino di età avessimo io il vestitino e lui con la stessa fantasia del mio vestitino avesse il pantaloncino corto perché diciamo che in quel periodo e quella fascia d'età gli i maschi i bambini avevano il pantaloncino corto anche d'inverno arrivava al ginocchio infatti c'erano questi ginocchi belli congestionati dal freddo ma e pantalone lungo era per per ragazzi molto più grandi ecco fino a che eravamo alimentari c'era il pantaloncino corto con il calzino con nemmeno nemmeno la calza la calzamaglia il calzino e essendo tanti fratelli vi siete mai passati i vestiti il call di voi ma allora essendo l'unica femmina e avendo tre fratelli maschi e sicuramente ci saranno state pochissime eccezioni mi ricordo soltanto un paio di scarpe rosse vi furono passate dal mio fratello più vicino di età erano per me orribili e da maschio indication una rispetta caciara per non mettere ma la mia mamma me le impose e quindi poi costretta a mettere in pochissime occasioni ma cosa c'entra metterlo eletti invece ahimè gusto tasso angeli e chivu piercing allora diciamo che nell'infanzia assolutamente no che ci pensava non esistevano sì forse lì cominciano a venir fuori le prime decalcomania quindi invece di trasferirle sui fogli ci si divertiva a farsele sul dorso della mano ma ovviamente si veniva ampiamente riportati dai genitori orecchini no io mi sono fatta i buchi alle magistrali diciamo i primi tempi ritenevo un po nascosti fra i capelli voi va per maiero grandicella quindi questo fu più che tollerato mi feci tre buchi da una parte 1 da un'altra per avere per portare due coppie ed orecchini ecco e in generale sono emerse situazioni in cui teo qualche tuo compagno si sentiva design si vergognava per l'abbigliamento beh sì perché sai ovviamente c'erano famiglie più abbienti e famiglie meno abbienti a scuola indi per cui si cela sempre un pochino a desistere panza però diciamo sì che il solito gruppetto delle due o tre magari un pochino più snob che poteva guardare un po dall'alto in basso io sai essendo l'ultima di ttp quattro figli diciamo che in famiglia si cercava un pochino di risparmiare però io cercando sempre nell'abbigliamento di dare qualcosa un tocco particolare in modo da rendere un pochino più fresco il mio mio abbigliamento ci raccontano invece un po di recite scolastiche gite e giornate particolarmente importanti a scuola allora durante l'anno scolastico venivano organizzate in occasione che ne so per la festa della mamma o piuttosto che per per altre ricorrenze sotto natale o vicini alla fine dell'anno delle recite scolastiche appunto venivano fatte nella palestra era molto grande e veniva montato questo palco si venivano fatte queste recite molto semplici a volte anche in vernacolo nelle varie torte eravamo coinvolti chi appunto a fare la parte che ne sono del costumista piuttosto che nel recitare ovviamente venivano inviati ben più i bambini a recitare quelli che erano che arrivano un pochino più di problemi che quindi la recitazione che avrebbe un pochino chatillon effetti avrei fatto carte false per non recitare invece toccò anche a me recitare fece una piccola parte una parte di una di una contadina e ascolto invece c'è l'educazione musicale che comportava magari anche saggio di fine anno sì sì perché come ho già detto veniva offerto come attività extracurricolare questo corso di pianoforte e quindi questo corso poi alla sua conclusione alla fine dell'anno scolastico venivano fatti questi saggi sempre la solita palestra dove appunto tutti i ragazzini che facevano che seguivano il corso di pianoforte della scuola facevano ognuno il loro brano è anche io partecipai perlomeno due o tre volte mi ricordo che una delle ultime volte fu disastrosa perché nonostante sapessi il danno alla perfezione senza nemmeno guardare il pentagramma mi ricordo che dall emozione mi in palla e non riuscì a riprendermi presenza e scappai e invece ha mai partecipato a manifestazioni studentesche cogestioni assemblee no figurati cioè un istituto di suore lontanissimo da noi era il sapere che esistevano altre realtà del genere quindi mai avuto una manifestazione ma un'autogestione per la morte di assemblee non si sapeva neanche cosa potessero essere concludiamo invece parlando degli esami di maturità ci parli un po del tuo esame di come l'ha fatto riguardano infatti l'esame allora innanzitutto vedo da specificare che noi come istituto paritario ci presentavamo come privatisti quindi l'esame non veniva sostenuto all'interno dell'istituto ma ci si appoggiava a un istituto statale che era il capponi che resiste ancora allora come come si svolgeva innanzitutto la nostra prova doveva essere fatta al termine della prova di tutti gli altri tutte le altre sezioni del cappone quindi eravamo le ultime in fondo sia per lo scritto che per l'orale infatti capito che si fecero praticamente dalla metà di luglio fino alla fine quindi un caldo un colto un caldo torrido allora per quanto riguarda lo scritto eravamo appunto in questa enorme aula mi ricordo sia il primo al secondo piano in questa enorme vetrata che dava proprio sul lario come il posto meraviglioso ma diciamo che quella mattinata potevamo essere da qualsiasi altra parte almeno per quanto mi riguarda laurea della grande anche se in effetti noi eravamo soltanto 9 perché appunto in quarta magistrale noi nov eravamo quindi sono accomodati ci fecero accomodate accomodare in questi banchi ben distanziati l'uno dall'altro ci fu consegnato il foglio con il timbro del ministero è una fotocopia con le tracce di italiano e per il compito di italiano e dei problemi di matematica e degli esercizi appunto per quello che riguardava la matematica nelle commesse nella commissione di esame c'era un solo membro interno che è la nostra professoressa di italiano lei si disperò un po perché purtroppo la commissione era abbastanza tosta e lei si spaventò perché appunto basse non è che fosse diciamo a un'altezza all'altezza della situazione pensava fossero pochi quelli che se la sarebbe potuta cavare comunque lei ce lo disse soltanto dopo questa cosa diciamo il resto della commissione si si muoveva spesso all'interno dell'aula controllavano il suo in giù però ovviamente tutti preda al terrore forse sarà scappata qualche parola però copiature niente poi invece l'orale allora si potevano portare due materie e ovviamente prima di riportarle diciamo che fa di noi ci eravamo un pochino organizzati perché ovviamente se tutti avessimo portato le stesse due materie anche il giorno prima la commissione lo avrebbe potuto cambiare quindi fra di noi cercavamo un pochino i meglio diciamo quelli che andavano meglio portava un italiano storia io portai filosofia e astronomia ancora mi domando come ho potuto portar filosofia comunque lasciamo fare l'ho portata e mi andò bene che non mi furono cambiate le materie invece non andò bene per una mia compagna di classe a lei giorno prima gli furono cambiate le materie leve va soltanto studiato le due che avrebbe portato indi per cui decise di non presentarsi dice perché preferisco non presentarmi piuttosto e andarli a fare ea fare scena muta il presidente la commissione della punto era il professore di filosofia era un personaggio abbastanza particolare perché era più che altro si può analizzare la sua attenzione sui nomi di battesimo dei filosofi e io in quel momento tutto avevo pensato turche a studiarmi nel preciso anche i nomi di battesimo e che per cui un po insomma bar con l'aj però insomma diciamo che bene o male riuscì arrivare in fondo e siccome nell 83 la maturità era in senso in sessantesimi riuscì a prendere un 36 però poi contentissimo lo stesso perché per come avevo intuito erano andate le cose dubitavo ecco la mia famiglia fu contentissima lo stesso perché insomma eravamo arrivati alla fine di questo percorso un po farraginoso anche poiché appunto seconda magistrale quello cha va bene allora siamo arrivati alla conclusione di questa intervista e ti ringrazio molto per la disponibilità

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L’intervista, della durata di 1:17:27 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=YdySwpxV7Xo&t=2758s), si focalizza sulle memorie infantili e scolastiche di Costanza Albi. Nata nel 1965 a Firenze, ha frequentato la scuola tra il 1970 – anno in cui ha svolto un anno di scuola materna – e il 1985 – anno in cui ha concluso il percorso dell’Istituto magistrale, con un anno di ritardo in quanto ha ripetuto la seconda classe delle scuole superiori. Ha studiato tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta: un periodo caratterizzato dalla contestazione studentesca, dal terrorismo e dall’acutizzarsi degli estremismi politici, e, successivamente, dal riflusso nel mondo del privato (Crainz 2002, Panvini 2018, Scotto di Luzio 2020). Anni caratterizzati da sperimentazioni e innovazioni nella didattica, che però non sembrano aver avuto una grande influenza sull’esperienza di Albi, il cui percorso scolastico si è svolto in un istituto paritario dove ha frequentato le scuole dalle elementari all’istituto magistrale.

Le memorie di Albi ci restituiscono infatti, soprattutto per quanto riguarda le scuole elementari, una testimonianza singolarmente prossima, per alcuni aspetti, a quelli della scuola pre-sessantottina. Per quanto riguarda le punizioni, frequenti nelle scuole elementari erano i colpi di righello sul dorso della mano e gli sculaccioni (Paciaroni 2019). Parimenti, nella strutturazione della giornata scolastica, caratterizzata dal silenzio e dall’ascolto della lezione frontale, senza possibilità di interazione con i compagni. «la lezione era sempre frontale c’era all’epoca un timore reverenziale verso la maestra […] ci impediva qualsiasi tentativo di socializzazione» afferma a questo proposito dal m. 14.13. Era attivo un doposcuola con mensa, di cui però Albi, almeno negli anni delle scuole elementari, non ha mai usufruito. Obbligatorio, tra le suppellettili, era l’utilizzo della penna stilografica blu marca Pelikan. Presente il richiamo alla ritualità cattolica: oltre alla preghiera di inizio lezione, era presente la messa di inizio anno a cui erano invitate famiglie e genitori. Le insegnanti erano tutte religiose; parimenti lo erano nel ciclo successivo, mentre all’istituto magistrale erano presenti dei docenti laici.

La rigidità sperimentata alle scuole elementari si riverberò anche nel percorso successivo. Nonostante il DL 416/1974 autorizzasse le assemblee di classe e di istituto, Albi afferma fosse impossibile e impensabile organizzarle: «lontanissimo da noi era il sapere che esistevano altre realtà del genere quindi mai avuto una manifestazione un'autogestione, per l’amor di dio, assemblee non si sapeva neanche cosa potessero essere» (1.12.11 e ss).

Degli anni delle scuole medie la videointervista rammenta soprattutto le lezioni di applicazioni tecniche, le uniche da lei considerate propriamente “laboratoriali” e di cui descrive le modalità anche per i ragazzi: «avevamo l'unica eccezione alle medie di questo corso di applicazioni tecniche allora si chiamava così venivamo divisi in classe tra maschi e femmine tutti i maschi facevano lavoro di traforo con il legno con un seghettino e questo legno di balsa che è un legno molto leggero che si può tagliare quasi con le forbici mentre le femmine avevano la possibilità di accedere o al lavoro dell'uncinetto o al lavoro della maglia io scelsi l'uncinetto» (m. 9.14 e ss). Da pochi anni era stata approvata la L. 118/1971 che sospendeva la formazione di nuove classi differenziali: erano presenti diversi studenti con disabilità, che le famiglie iscrivevano in un istituto paritario in quanto ritenevano quel contesto più protetto rispetto a quello della scuola pubblica. Anche la possibilità di restare più a lungo nel percorso scolastico giocava a favore della loro iscrizione: «diciamo che la maggior parte dei ripetenti…erano appunto questi ragazzi con disabilità e ce n'erano insomma… ce ne sono stati dei casi che sono stati diversi anni hanno frequentato ciclicamente prima seconda terza media e poi ricominciavano da capo» (m. 9.14 e ss).

Per quanto riguarda il tempo libero, diversi erano i corsi extrascolastici che l’istituto offriva a pagamento: tra questi, Albi frequentò un corso di danza ritmica durante le scuole elementari e un corso di pianoforte, tra la prima media e la prima classe dell’istituto; i genitori tuttavia le negarono la possibilità di continuare lo studio del pianoforte a causa dei suoi deludenti risultati scolastici. Trascorreva il resto del tempo disegnando e ascoltando musica. Aveva poche occasioni di guardare la televisione di cui, almeno negli anni della sua infanzia, disponevano di un solo apparecchio ubicato al pianterreno, dove vivevano la nonna e una prozia. Le trasmissioni televisive scelte rispecchiavano perciò soprattutto i gusti delle sue due parenti, che prediligevano gli sceneggiati e i quiz condotti da Corrado e Mike Bongiorno. La visione del Carosello era concessa solo se aveva riportato buoni voti da scuola. Le vacanze estive erano interamente trascorse nella villa di famiglia a Castiglion della Pescaia: tra le famiglie frequentate in quei mesi, figura quella di Italo Calvino: «c'era anche Italo Calvino che è venuto spesse volte a mangiare a casa nostra a patto che la mia mamma gli facesse la famosa schiacciata con le cipolle bianche di cui lui era particolarmente ghiotto» (m. 41.54 e ss).

La conclusione dell’intervista verte sull’esame di maturità, affrontato presso l’Istituto Capponi con una commissione esterna.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

L. Paciaroni, Memorie di scuola: contributo a una storia delle pratiche didattiche ed educative nelle scuole marchigiane attraverso le testimonianze di maestri e maestre (1945-1985), Macerata, Eum, 2019.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

A. Scotto di Luzio, Nel groviglio degli anni Ottanta. Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi, Torino, Einaudi, 2020.

 

Fonti normative

Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica, (GU Serie Generale n.239 del 13-09-1974 - Suppl. Ordinario), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1974/09/13/074U0416/sg

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