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L’illustrazione descrive uno degli episodi centrali del celebre romanzo di Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio,originariamente pubblicato a puntate tra il 1881 e il 1882 sul «Giornale per i bambini», poi edito in versione integrale nel 1883. La scena illustrata rimanda all’episodio in cui Pinocchio, su consiglio della Fata, va a scuola, dove però viene deriso dai suoi compagni per il suo aspetto di burattino di legno. Tuttavia Pinocchio impara a farsi rispettare a suon di gomitate e calci mentre cerca di mostrarsi diligente e zelante agli occhi del maestro per farsi accettare. La firma è di Attilio Mussino, celebre illustratore di libri e periodici per l’infanzia, che nel corso della sua vita realizza numerose versioni illustrate di Pinocchio per la casa editrice Bemporad, disegnando centinaia di tavole di stile e qualità differenti. Si deve a Mussino, nel 1911, la prima edizione illustrata a colori del capolavoro di Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore fiorentino Carlo Lorenzini. Da notare che il Pinocchio di Mussino si discosta dall’austero realismo del bianco e nero utilizzato nelle illustrazioni di Enrico Mazzanti (che cura l’apparato illustrato della prima edizione del 1883) e successivamente di Carlo Chiostri. Il colore nelle grandi tavole di Mussino diventa elemento narrativo e invade il testo occupando la doppia pagina. In ogni episodio Mussino è molto attento a cambiare la tonalità cromatica per fornire un’immediata chiave interpretativa del racconto ed enfatizzare, in base alla scelta del colore, le scene e i protagonisti. In questa illustrazione, alla stregua dei cartoni animati, Mussino adotta infatti tonalità scure, come il blu e il grigio, per rappresentare il carattere drammatico di situazioni di pericolo, di disagio o di isolamento del protagonista. Il burattino, accerchiato dai suoi compagni di scuola, è l’unico raffigurato con i suoi colori naturali.