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Pubblicato a distanza di poco più di un secolo dal Cuore deamicisiano, di cui in parte ricalca l’impianto, il libro rievoca gli eventi appassionati e dolenti dell’anno scolastico 1950/51, classe quarta elementare, nell’immaginaria cittadina sarda di Lossai. Protagoniste sono le amiche e compagne di classe Prisca, Elisa e Rosalba, tutte e tre coalizzate contro la spietata Argia Sforza, maestra autoritaria e classista che non esita a umiliare le alunne più povere della classe. In particolare Prisca, vero e proprio alter ego dell’autrice, ogni volta che assiste a un’ingiustizia rivolta ai più deboli, sente il cuore scoppiarle nel petto per la rabbia e il senso di impotenza provati. Il romanzo si dispiega alternando voci bambine attraverso i nove mesi dell’anno scolastico tra avventure, sentimenti e scenari di realistica drammaticità. Ne emerge un affresco convincente della realtà scolastica nella Sardegna del dopoguerra.