Il diario di Cagossi Tondelli, ex partigiana e maestra, è il racconto di un anno di insegnamento presso una classe di seconda elementare in cui è iscritta Cinzia, un’alunna con disabilità considerata irrecuperabile dai suoi precedenti insegnanti della scuola speciale. Tra i problemi di più difficile risoluzione che Cagossi Tondelli deve affrontare si annoverano: la conciliazione della didattica ordinaria con i tempi e i metodi d’apprendimento necessari a Cinzia; la crescita di Cinzia non solo sotto il profilo scolastico ma anche in prospettiva extrascolastica; il rapporto tra Cinzia e i suoi compagni di classe affinché il loro incontro divenga un’occasione di educazione relazionale per la prima e di sviluppo della responsabilità per i secondi. Grazie al quotidiano rapporto con Cinzia l’iniziale senso di inadeguatezza e impotenza causato da questi problemi si trasforma per la maestra Cagossi Tondelli in un instancabile motivo di ricerca di nuove idee e di metodi d’insegnamento, capaci di migliorare l’apprendimento sia di Cinzia sia del resto della classe (ispirandosi, ad esempio, agli studi di Glenn Doman per la lettura e a quelli di Zoltan Paul Dienes per la matematica). Le ultime pagine del diario (pp. 116-121) non solamente riassumono i tentativi e le difficoltà di Cinzia nel realizzare la sua autonomia nella vita post-scolastica, ma soprattutto confermano l’idea di Cagossi Tondelli secondo la quale il più importante strumento di integrazione della disabilità risiede nella socializzazione della disabilità, ovvero nella collaborazione, a scuola come nel mondo al di fuori di essa, tra insegnanti, genitori, alunni, istituzioni e società civile.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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2785-4485
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