Il diario, composto da 121 pagine dattiloscritte, è interamente centrato sulla descrizione dell’esperimento pedagogico di scuola elementare della maestra Teresa Vergalli, condotto con 22 bambini di scuola elementare del quartiere di Cinecittà. La maestra rivela una forte personalità e impronta le sue scelte educative a) su una intensa collaborazione e dialogo con le famiglie degli studenti; b) sulla conoscenza del territorio circostante, cosicché i bambini vengono spesso portati a conoscere luoghi e situazioni della città di Roma; c) nella redazione di un giornalino scolastico, ampiamente documentato nell’Archivio Vergalli presso il Museo della Scuola e dell'Educazione "Mauro Laeng". Il giornalino si rivela importante affinché gli studenti sviluppino forme cooperative di condivisione nella costruzione del sapere; imparino ad orientarsi nella decodifica del mondo circostante; sperimentino l’importanza dell’impegno individuale e di gruppo per contribuire, nell’ambito di un’educazione al dialogo democratico e all’inclusione, alla trasformazione dell’esistente. La maestra nelle sue scelte educative si ispira all’idea di scuola attiva, che si diffonde in quegli anni anche grazie al contributo del Movimento di Cooperazione Educativa, e ai tanti esperimenti pedagogici degli anni Settanta per una scuola realmente inclusiva e democratica. Il diario della maestra è corredato da foto e disegni dei bambini che testimoniano la quotidianità della vita scolastica.
